My Hero Academia: 5 curiosità su Atsuhiro Sako (Mr. Compress), dal suo aspetto al Quirk

Atsuhiro Sako (Mr. Compress) è uno dei Villains in My Hero Academia. Si presenta come un uomo alto e magro di carnagione estremamente chiara, con occhi inclinati verso l'interno e un naso appuntito. Indossa sempre un lungo cappotto e una maschera sorridente che impedisce di vedere i suoi capelli. Porta sempre con se un bastone.

Caratterialmente è un personaggio bizzarro in quanto si atteggia a showman e sostiene che in un altra vita era un prestigiatore. Dotato di buon senso dell'umorismo ha dei modi di fare spesso arroganti. Quando inizia a parlare, però, dimostra di avere una buona dialettica che gli consente di intrattenere chiunque abbia dinanzi.

Cose che non tutti sanno di Atsuhiro Sako

Questa è l'immagine del personaggio

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– Il suo soprannome arriva dal Quirk che gli consente di comprimere qualsiasi cosa (comprese le persone) in una sfera di marmo e tutto senza far danni.

– Il suo nome contiene i kanji di largo e pressione mentre il cognome ne ha uno che può significare forzare e spronare.

– Si considera da sempre un esperto nell'arte dell'illusione poiché in un'altra vita ritiene di essere stato un prestigiatore. Anche il suo carattere ha dei rimandi a qualcuno che ha lavorato come showman.

– Mr. Compress è sorprendentemente agile e rapido.

– È considerato la voce della ragione dell'unione dei Villains.

Analisi del personaggio

Atsuhiro Sako, in My Hero Academia è un personaggio difficile da comprendere perché con molte contraddizioni. Pur essendo spesso arrogante anche con i suoi alleati, tende ad avere una buona opinione di loro tanto da non considerarli dei semplici criminali ma delle persone che agiscono da tali per via delle esperienze vissute. A

llo stesso tempo, dimostra di tenere molto a loro tanto da prendersene cura in modi diversi. Tra le altre cose, ad esempio, tende a prendere sempre sotto la sua ala i più giovani ai quali fa spesso da mentore.

Bravissimo nei monologhi, sa sempre come intrattenere gli altri mediante l'uso delle parole. In combattimento, però, questo suo modo di essere è da considerarsi un difetto in quanto lo porta a distrarsi e a rischiare di perdere di vista i nemici.

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Danila Franzone