Ayame Sarutobi è un'abime ninja che si presenta con lunghi capelli lilla e occhi sul violacei. Indossa sempre degli occhiali da vista rossi e a detta di molti è prosperosa.
Di carattere molto forte, quando qualcosa non le va a genio tende ad urlare, cosa che fa anche quando è particolarmente eccitata per qualcosa. Spesso sopra le righe, quando si trova a ricoprire un ruolo importante nel suo lavoro diventa particolarmente seria, tanto da sembrare quasi un'altra persona.
Cose che non tutti sanno su Ayame Sarutobi
Questa è l'immagine del personaggio
– Addestrata fin da piccola dal padre di Zenzou è un'abile ninjia ed assassina. La sua bravura è tale che nonostante la miopia elevata riesce a colpire un nemico anche senza indossare gli occhiali.
– Si pensa che il suo personaggio sia basato sul ninja Sarutobu Sasuke.
– Il suo soprannome è Sa-chan e a detta dell'autore la scelta è ricaduta per una questione stilistica, in quando Saru significa scimmia e sarebbe stato poco appropriato a lei.
– Quando incontra Gintoki per la prima volta ha un vero e proprio colpo di fulmine tanto da diventare una sorta di stalker che il ragazzo tratta ripetutamente male.
– Ayame Sarutobi è l'unica donna che Gintoki abbia mai picchiato nell'intera serie di Gintama.
Analisi del personaggio
Ayame Sarutobi è una ninja molto abile con particolare propensione anche per la lotta. Abile come stalker inizia a perseguitare Gintoki quando se ne innamora subito dopo averlo visto. Il loro è un rapporto molto strano tanto che lei è anche l'unica donna che il ragazzo arriva a picchiare in Gintama.
Masochista per natura è felice quando Gintoki la tratta male e reputa i suoi trattamenti come una dimostrazione del suo amore. Nonostante abbia queste estremizzazioni che la rendono un personaggio decisamente sopra le righe e difficile da prevedere sia per reazioni che per modo di pensare, Sarutobi ha anche un lato serio che è quello che mostra sul lavoro dove è altamente efficiente e sempre un passo davanti agli altri.
I suoi occhiali, come lei stessa ha dichiarato una volta, appartenevano a sua nonna.
