Bibidi è un personaggio famoso nella serie di Dragon Ball anche se è vissuto molto tempo prima della storia che tutti conosciamo. Si presenta come un'entità aliena di bassa statura con pelle verde e due barbigli che gli partono dalla guance per scendere in giù.
Caratterialmente è sadico e malvagio e prova piacere nell'assistere alle distruzioni compite da Majin Bu che si trova ad agire stotto la sua influenza. Combattente dalle qualità piuttosto scarse, è molto più capace come mago.
Cose che non tutti sanno su Bibidi
Quella al centro è l'immagine del personaggio
– Anche se si tratta di un mago potente, Bibidi ha paura di Majin Bu, in quanto consapevole della sua indescrivibile forza che in caso di uno scontro lo porterebbe chiaramente a perdere.
– Pur avendo una forza combattiva molto scarsa, Bibidi è abile a schivare i colpi.
– Il suo nome, insieme a quello del figlio e dello stesso Bu, giungono dalla formula magica di Cenerentola, nota come Bididi Bobidi Bu. I loro nomi insieme creano infatti Bibidi, Babidi, Bu.
– Il motivo per cui decide di sigilla Majin Bu, è legato al bisogno di prendersi una pausa e al timore di come Bu potrebbe comportarsi una volta solo.
– Il sigillo che mette su Bu è così forte da richiedere un potere spirituale enorme per poter essere sciolto.
Analisi del personaggio
Babidi è un mago dell'universo di Dragon Ball estremamente capace e sicuro di se. Il suo sogno è quello di governare l'universo e per riuscirci al meglio decide di evocare un'entità magica potentissima di nome Majin che darà vita a sua volta a Majin Bu.
Con lui riuscirà a realizzare il sogno di seminare paura e morte per la galassia, muovendo guerra persino ai Kaiohshin. Pur essendo un mago sadico e pieno di se, ha anche la capacità di capire i propri limiti, tanto da temere Majin Bu per la sua potenza smisurata che si rivela infatti in grado di annientarlo quando questi gli si rivolta contro.
Anche quando si sentirà stanco e desideroso di prendersi una pausa, penserà comunque a bloccare Majin Bu, commettendo però l'errore di considerare come farlo rappresenti per lui una debolezza che alla fine lo porterà alla morte.
