Boros è un alieno a capo del un gruppo di conquistatori che hanno distrutto la città A. Si presenta con un grande occhio centrale ed una carnagione bluastra.
Caratterialmente si mostra stranamente apatico, stanco per la mancanza di stimoli data dall'essere troppo forte. In seguito ad una profezia, decide di girare il mondo per trovare un combattente ai suoi livelli e con il quale scontrarsi.
Ciò nonostante, dopo la sconfitta subita da Saitama si rende conto che la profezia era sbagliata visto che Saitama non era al suo livello ma ad uno decisamente superiore.
Cose che non tutti sanno su Boros
Questa è l'immagine del personaggio
– Boros è una delle minacce di livello Drago ed è considerato da Saitama come il nemico più forte con il quale si sia mai scontrato.
– L'unico terrestre ad averlo incontrato è stato proprio Saitama.
– Boros è molto acuto e a differenza degli altri si accorge subito delle qualità di Saitama, rendendosi conto che per gran parte dello scontro si è solo trattenuto.
– Ha in comune con Saitama una forza alienante che porta ad una sorta di apatia dovuta alla consapevolezza di non poter incontrare nessuno al proprio livello.
– Seppur sconfitto da Saitama, per certi versi, è felice di averlo conosciuto e di aver potuto provare ancora una volta l'ebrezza di scontrarsi con qualcuno in grado di tenergli testa.
Analisi del personaggio
Boros è un personaggio che si incontra solo alla fine della prima stagione. Un po' come il nemico più forte da sconfiggere che arriva proprio a conclusione di un arco narrativo, lui giunge infatti sulla terra per mezzo di una profezia.
Seppur alieno e con intenti decisamente bellicosi condivide con Saitama lo stesso bisogno di trovare qualcuno abbastanza forte da tenergli testa. Un bisogno che crea una sorta di connessione tra i due tanto da lasciare Saitama con un senso di amaro in bocca dopo averlo clamorosamente sconfitto.
In One Punch Man (di cui è iniziata la seconda stagione) si può considerare come il cattivo più forte incontrato dal protagonista. Un merito che lo stesso Saitama gli riconosce.
