Dondochakka Bilstin è uno dei personaggi della famosa serie di Bleach. Si presenta come un Arrancar di grandi dimensioni e dalla testa a forma di maschera tribale. Inoltre indossa sempre un abito giallo a pois neri. Il suo aspetto e minaccioso ma caratterialmente si mostra ben diverso da come appare.
È infatti facile al pianto e particolarmente incline a spaventarsi per cose di poco conto. Motivo per cui basta davvero poco per vederlo in preda al terrore. Chi lo conosce bene, quindi, riesce ad andare oltre al suo spetto e smette di considerarlo pericoloso.
Cose che non tutti sanno su Dondochakka Bilstin
Questa è l'immagine del personaggio.
– Dondochakka Bilstin un tempo faceva parte della fraccion di Neliel Tu Oderschvank ed era noto come Arrancar 42. Quando questa è tornata bambina perdendo tutti i suoi ricordi, continuò a seguirla spacciandosi per suo fratello al fine di proteggerla.
– Dopo l'incontro con Ichigo ed il suo gruppo e dopo aver stretto amicizia con loro, Dondochakka Bilstin si troverà ad accompagnare Renji Abarai che spesso irrita per via dei suoi scatti emotivi.
– Dondochakka ha diversi insetti nel suo stomaco. Tra questi figura Bawabawa, un hollow gigante con una grande bocca ed un paio di corna.
– Sempre nel suo stomaco, Dondochakka Bilstin custodisce una tetsubo ma non è chiaro se si tratta di una zanpakuto.
– Insieme a Pesche è in grado di combinare i ceri per crearne uno più potente che si chiama “Cero Sincretico”.
Analisi del personaggio
Dondochakka Bilstin è un personaggio di Bleach che nel corso della storia è andato evolvendosi sempre più fino a raggiungere una sua identità. Cosa fatta inizialmente per seguire da lontano Neliel Tu Oderschvank al fine di proteggerla.
Sebbene abbia sempre le migliori intenzioni e il suo aspetto lo renda apparentemente minaccioso, in realtà Dondochakka Bilstin è molto sensibile e facile alla paura. E per questo motivo tende ad avere degli sbalzi emotivi che spesso infastidiscono gli altri. Ciò nonostante si sforza sempre di fare il suo dovere al meglio, collaborando con l'altro graccione al fine di implementare i propri poteri. Cosa che gli riesce bene.
