Che in Giappone, manga e anime siano una realtà più che riconosciuta è ormai un dato di fatto. Tuttavia ci sono iniziative che riescono ancora a lasciare tutti sorpresi per la passione e l'interesse che vengono giornalmente dedicati a quest'arte ormai famosa in tutto il mondo.
Ne è un esempio l'iniziativa di questi giorni in cui la metro di Shibuya si è popolata per ben trenta metri dei personaggi di anime e manga più in voga del momento. Inutile dirlo, tra i tanti, non sono mancati quelli de L'attacco dei giganti. La particolarità? Come contesto è stato scelto uno dei più frequenti nei prodotti giapponesi, ovvero l'ambiente scolastico.
Trenta metri della metro di Shibuya decorati con i personaggi di manga e anime
A seguire alcune immagini presenti sull'account twitter di Anime Planet
Una delle stazioni della metro più famose di Tokyo e di tutto il mondo, in questi giorni sta “ospitando” alcuni dei personaggi più noti di anime e manga. L'iniziativa, portata avanti dagli editori Kodansha e Shueisha, ha infatti portato alla creazione di ben trenta metri decorati con personaggi de L'attacco dei giganti, Naruto, Haikyu!! My Hero Academia, etc…
A rendere il tutto ancor più particolare il contesto scolastico, scelto come ambientazione unica nella quale far vivere i tanti personaggi. E se alcuni calzano anche a pennello altri, come Eren in versione gigante, saltano subito all'occhio rendendo l'insieme sicuramente interessante.
Il lungo murales si trova all'entrata/uscita 7A della stazione di Shibuya.
Altre iniziative degne di nota
In quest'ultimo periodo i personaggi de L'attacco dei giganti sono al centro di diverse mostre. Oltre alla presenza di un'attrazione a tema presso gli Universal Studios, dal mese di Luglio, all'opera creata da Hajime Isayama sarà dedicata una mostra che si terrà a Roppongi e durante la quale è già stata annunciata la possibilità di scoprire in anteprima i dialoghi finali del manga.
Ricordiamo che si tratta di uno spoiler senza precedenti visto che lo stesso autore ha recentemente annunciato di aver rimandato la data prevista per il finale della storia che quindi non si concluderà più entro l'anno ma probabilmente tra due.
