Buone notizie per i fan de L’attacco dei giganti e, quindi, di Hajime Isayama. Dopo l’uscita dell’artbook con tanto di capitolo speciale, l’autore ha risposto, infatti, a diverse interviste e in alcune di queste ha parlato di sé, della sua vita da sposato e di ciò che pensa riguardo al futuro.
Il tutto con parole che per i fan potrebbero essere davvero rincuoranti. Attenzione: da qui in poi il testo può contenere spoiler.
Hajime Isayama parla della sua vita attuale e del suo futuro
In alcune interviste, Hajime Isayama è tornato a parlare della sua opera e del fatto che aveva pensato a Eren come a al cattivo finale fin dall’inizio della serie. Parlando della sua vita, Isayama ha poi proseguito dichiarando che un tempo se ne stava sempre chiuso nella sua stanza a disegnare e che ora che si è sposato la sua vita è cambiata di molto. Il mangaka ha infatti ammesso di aver iniziato a prendersi davvero cura di sé, di mangiare bene e di avere orari normali. E tutto con la possibilità di aver allungato la propria vita di diversi anni.
Ovviamente, non sono mancate le domande sul futuro e sulla possibilità di tornare a disegnare ancora. Il lato positivo è che Isayama non ha detto, come fatto spesso ha fatto in passato, di non volerne più sapere. Ha dichiarato invece di avere delle idee che gli piacerebbe realizzare ma di non volerne parlare perché gli spiacerebbe illudere i fan qualora non si dovesse concretizzare nulla. Un cambiamento di rotta indubbiamente importante e che lascia ben sperare sulla possibilità di vederlo ancora in azione nel prossimo futuro.
Perché Isayama ha smesso di disegnare
Per chi non lo sapesse, dopo L’attacco dei giganti, Isayama ha smesso di disegnare per il tanto stress subito quando stava dietro alla serializzazione del manga. Un aspetto che forse il tempo sta curando portandolo a riavvicinarsi a quello che, secondo tutti i suoi fan, è proprio il suo mondo. Per averne la certezza, ovviamente, bisognerà attendere notizie ufficiali a riguardo. Nell’attesa la speranza dei tanti fan sparsi per tutto il mondo resta ovviamente accesa.
