Naki è un ghoul nonché braccio destro di Yamori che ammira e segue come un ombra dopo averlo sfidato e aver perso contro di lui.
Alto e slanciato, ha i capelli biondi che in Tokyo Ghoul porta con il ciuffo sulla fronte mentre in Tokyo Ghoul:re decide di portare pettinati all'indietro quasi ad emulare l'acconciatura di Yamori.
Particolarmente immaturo, tende a farsi un'idea personale delle cose, mantenendola tale anche quando è palesemente irreale. Fedele come nessun altro verso Yamori nutre una fiducia smisurata per i suoi compagni tanto da aver sempre paura di perderli e da essere disposto a rischiare la propria vita per salvare la loro.
Cose che non tutti sanno su Naki
Questa è l'immagine del personaggio
– Sembra che Naki abbia preso l'abitudine di schioccare le dita, proprio come faceva Yamori. A cambiare è solo il dito che nel suo caso è il medio invece dell'indice.
– Nell'anime risulta essere quasi analfabeta mentre nel manga, seppur con qualche difficoltà, è in grado di leggere e scrivere.
– Il suo nome significa “piangere.”
– Nelle carte ufficiali di Tokyo Ghoul è rappresentato dal Due di Quadri.
– I suo compagni, pur considerandolo un ingenuo, gli sono affezionati in quanto il suo legame verso di loro è sincero e del tutto incondizionato.
Analisi del personaggio
Naki si presenta come un personaggio con dei modi di fare immaturi e incline ai sentimenti.
Pur apparendo sempre positivo ha una gran paura della solitudine, cosa che lo spinge a legarsi in modo particolare ai suoi compagni per i quali sarebbe disposto a fare di tutto, tanto da ricordare ogni amico morto e da piangerlo praticamente ogni sera.
Legatissimo a Yamori che ammira come nessun altro e al quale è sinceramente affezionato, resta sconvolto quando ne apprende la morte, finendo per distruggersi dal dolore. A modo suo ha un cuore puro che lo rende in grado di valutare le cose da un punto di vista oggettivo. Nonostante il suo odio per Kaneki che sa essere responsabile della morte del suo capo finisce lo stesso con il considerarlo il nuovo leader del gruppo dopo essere stato sconfitto.
