Nemu Kurotsuchi è uno dei personaggi della famosa serie di Bleach. Si presenta come una ragazza di bell'aspetto con lunghi capelli viola che porta sempre legati in una treccia e con una freangetta che le ricade sul viso e con grandi occhi. Di carnagione chiara, indossa una veste corta e scura.
Caratterialmente è molto introversa, motivo per cui di lei si sa ben poco. Spesso appare malinconica e preferisce stare in silenzio che esprimere quanto pensa. Nonostante sia spesso trattata male dal padre dimostra di provare affetto nei suoi confronti pur non comprendendone il motivo.
Cose che non tutti sanno su Nemu Kurotsuchi
Questa è l'immagine del personaggio.
– Nemu Kurotsuchi è nota anche come Nemuri VII che significa Addormentata numero sette. Un nomignolo che ha origine dal fatto che si tratta del settimo eperimento nonché l'unico davvero riuscito.
– Anche se viene sempre trattata male da Mayuri Kurotsuchi, pare che sia il più grande orgoglio dell'uomo che è fiero del suo modo di crescere e di migliorare con il passare del tempo.
– Contrariamente al padre, Nemu Kurotsuchi dimostra empatia verso gli altri, tanto da arrivare a salvare la vida ad Ishida dopo che ha sconfitto suo padre.
– Anche se non ne porta mai una con se, in un'illutrazione che appare nell'artbook All Colour but the Black, Nemu si vede con una zanpakuto.
– Il suo corpo è progettato per resistere a ferite anche gravi. Inoltre Nemu è immune a tanti veleni e per altri porta sempre con se degli antidoti.
Analisi del personaggio
Nemu Kurotsuchi è uno dei personaggi di Bleach. Shinigami è anche la figlia creata artificialmente da Mayuri Kurostuchi. A differenza del padre, però, mostra dei sentimenti e una certa empatia nei confronti del prossimo. Cosa che si evidenzierà in modo particolare quando deciderà di salvare Ishida a che dopo che questi ha confitto il padre.
Anche se viene trattata male dal padre per tutta l'infanzia, riesce a restare sempre se stessa e a mostrare dei sentimenti anche nei suoi confronti. In più di un'occasione ammette infatti di essere preoccupata al pensiero della sua morte. Un pensiero del quale lei stessa non riesce del tutto a capacitarsi.
