Skip to content
demopopcorntv.toobee.it

demopopcorntv.toobee.it

  • Guide by Popcorntv
  • Cinema
  • Anime Manga
  • Guide
  • Telenovelas
  • Inter
  • Gossip
  • Calciomercato
  • Home
  • Anime Manga
  • Pokémon: il manga svela perché gli allenatori possono averne solo sei
  • Anime Manga

Pokémon: il manga svela perché gli allenatori possono averne solo sei

Danila Franzone Febbraio 1, 2019

I Pokémon sono così famosi da avere una fama che ormai li precede e da vantare giochi sempre nuovi, anime e film come quello che uscirà nel 2019. Eppure, anche loro sono circondati da alcuni misteri che li riguardano.

Misteri che alle volte vengono svelati senza preavviso, proprio come è accaduto di recente con il manga Pokémon Sole e Luna, che ha finalmente dato un perché al numero fisso di Pokémon che ogni allenatore può avere.  

Motivo, che a quanto pare dipende proprio da una decisione presa dalla lega dei Pokémon al fine di tutelarli.

Perché ogni allenatore può avere un massimo di sei Pokémon

Chi segue i Pokémon avrà certamente notato che ogni allenatore ne ha un massimo di sei benché se ne possano collezionare molti di più. La risposta a questo interrogativo è arrivata di recente dal quarto volume del manga Pokémon Sole e Luna dove è stato spiegato che, in realtà, nel mondo esistono degli allenatori che hanno addirittura sette o otto esemplari.

Ma allora come mai tutti gli altri, Ash compreso ne hanno solo un massimo di sei? La risposta è semplice. La lega dei Pokémon ha stabilito che in battaglia, sei è il numero massimo, tanto che gli allenatori che osano superarlo non vengono ben visti dagli altri.
La scelta deriva da un tentativo di proteggere i Pokémon stessi in quanto è stato stabilito (probabilmente sempre dalla Lega) che sei è il numero giusto per poter consentire all'allenatore di prendersi cura di tutti e di creare con ognuno un legame speciale.

Come viene evidenziato nel manga, infatti, lo scopo principale di ogni allenatore non deve essere quello di collezionare più Pokémon possibili ma di creare con quelli che ha già un legame il più forte possibile.

I Pokémon l'origine con il gioco

Pokemon

Nati sotto forma di gioco per il Game Boy dalla mente di Satoshi Tajiri, dopo il grande successo ottenuto sono diventati protagonisti di anime, film, gadgets e, ovviamente, altri giochi.

Si tratta di piccole creature di diversa forma e dimensione (il più famoso è Pikachu) che vivono in un mondo immaginario ma molto simile al nostro, nel quale convivono con gli esseri umani. Ognuno con personalità diverse, vivono liberamente a meno di non essere “catturati” da un allenatore che si prende cura di loro partecipando a battaglie dove i Pokémon si scontrano tra loro. Un'attività che sembrano compiere divertendosi.

Fonte foto: pixabay.com/it/pokemon-smartphone-pokemon-andare-1593048/

Continue Reading

Previous: Perfect World: il manga avrà una serie tv live-action
Next: Steins;Gate: 5 curiosità su Moeka Kiryu, dal suo ruolo all’interno della storia al rapporto che ha con Rintarou Okabe

Related Stories

Natsume degli spiriti: tre motivi per iniziare a vederlo
  • Anime Manga

Natsume degli spiriti: tre motivi per iniziare a vederlo

Maggio 30, 2025
Anna dai capelli rossi: ecco cosa rende tanto speciale la città di Avonlea
  • Anime Manga

Anna dai capelli rossi: ecco cosa rende tanto speciale la città di Avonlea

Maggio 29, 2025
Il manga che fa tremare il turismo giapponese: la “profezia” del 5 luglio
  • Anime Manga

Il manga che fa tremare il turismo giapponese: la “profezia” del 5 luglio

Maggio 28, 2025

Articoli recenti

  • Checco Zalone avvia le riprese del suo nuovo film: ecco quando uscirà
  • Untamed, tutto quello che c’è da sapere sul neo-western murder mystery
  • È ufficiale: Pedro Almodovar torna con un nuovo film nel 2026
  • Chi è la nuova conduttrice che sostituirà Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque
  • Un Posto al Sole, le anticipazioni dell’8 maggio: la decisione di Luca
© POPCORNTV - Delta Pictures S.r.l Via Giovanni Boglietti 2, BI - PIVA: 02154000026 - Supplemento della Testata Giornalistica Delta Press, Tribunale di Biella n. 579 del 10/02/2015