Tokugawa Sada Sada è l'ex shogun nonché zio di Shige Shige. Si presenta come un uomo anziano con capelli grigi a nodo alto, un viso paffuto e folte sopracciglia. Gran calcolatore, pensa solo al proprio benessere che cerca di ottenere in ogni modo possibile.
Pur abdicando in favore del nipote, cerca infatti di mantenere il controllo del potere.
Da giovane era un dongiovanni e passava il tempo a tessere trame per aumentare il proprio potere.
Cose che non tutti sanno su Tokugawa Sada Sada
Questa è l'immagine del personaggio
– Il suo personaggio si basa su Tokugawa Iseada, ovvero il tredicesimo Shogun.
– È il personaggio più odiato sia da Sakata Gintoki che da Takasugi Shinsuke.
– Sebbene sembri voler sostenere il nipote, la sua abdicazione fu un errore di calcolo, non sapendo che Shige Shige avrebbe agito in modo ben diverso rispetto alle sue aspettative.
– In passato pur di ottenere ciò che voleva ha anche ucciso dei parenti che avevano osato metterglisi contro.
– Tokugawa Sada Sada ritiene di essere onnipotente e che la sua parola sia legge. Per questo motivo ha la pretesa che gli altri lo trattino secondo questo suo modo di pensare ed è sempre pronto a punire anche severamente chi non si mostra d'accordo e cerca di opporsi.
Analisi del personaggio
Tokugawa Sada Sada è probabilmente il personaggio più cattivo di Gintama. A lui si deve infatti l'ascesa degli Amanto, cosa che faceva parte di uno dei suoi innumerevoli complotti.
Sempre pronto ad agire in proprio favore non si è mai curato del popolo né tantomeno di chi gli sta intorno. Ex dongiovanni, in passato ha ordinato la morte di alcuni familiari che gli erano opposti. Cinico e senza scrupoli apprende con sua amara sorpresa che il nipote Shige Shige è molto diverso da lui, cosa che porterà i due ad uno scontro che infine lo condurrà agli arresti. Il suo è quindi un personaggio totalmente negativo e troppo preso da se stesso per accorgersi della cosa o porvi rimedio.
Sarà solo grazie a Shige Shige che la situazione cambierà e che le sue trame verranno scoperte ed infine punite.
