Woody Allen ha fatto causa agli Amazon Studios, accusandoli di aver violato il contratto rifiutandosi di distribuire il suo ultimo film, A Rainy Day in New York. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l'attore e regista punta a ottenere 68 milioni di dollari in danni con la sua azione legale. Nella documentazione presentata alle autorità giudiziarie di New York, Allen afferma che Amazon si è tirata indietro dall'accordo chiuso lo scorso giugno (che prevedeva la realizzazione di quattro film) dopo il riemergere delle accuse di molestie sulla figlia adottiva, Dylan Farrow.
Woody Allen: Amazon ha violato il contratto
Un'accusa che Woody Allen ha sempre negato e che è già stata reputata priva di alcun fondamento. Non c'è stata infatti autorizzazione a procedere nei confronti del regista per violenza domestica: sia la polizia che l'ospedale di Yale-New Haven e i servizi sociali infantili dello Stato di New York hanno archiviato da tempo le indagini sul suo conto.
Amazon ha stipulato quattro accordi separati con Allen e, stando a quanto sostiene l'avvocato del regista, le accuse di abusi non forniscono una base sufficiente per rescindere alcun contratto. Non c'è quindi un motivo legittimo affinché Amazon possa rinnegare le proprie promesse.
A Rainy Day in New York: uscita sospesa, causa in arrivo
I rappresentati di Amazon avevano citato “i suoi controversi commenti e il crescente rifiuto dei migliori talenti di Hollywood nel lavorare con lui o nell'essere associati a lui in qualsiasi modo” come causa della cancellazione dei loro accordi.
Jason Ropell e Matt Newman sono i dirigenti degli Amazon Studios che hanno chiuso gli accordi con Allen, mentre il consigliere Ajay Patel è la persona che ha definitivamente cancellato l'uscita di A Rainy Day in New York, film girato nel 2017 con Timothée Chalamet, Selena Gomez, Jude Law e Rebecca Hall e previsto per questa stagione. Per Allen quindi non ci saranno film nel 2019 ed è la prima volta che accade dopo quarant'anni.
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