Anna Magnani è ancora una delle attrici migliori di sempre

Vincitrice di un Oscar e leggendaria attrice: Anna Magnani è considerata una delle migliori interpreti femminili del cinema italiano e mondiale. Il 7 marzo è il suo compleanno. Un'occasione per ripercorrere la sua grande carriera nel mondo del cinema: dai film italiani, ai ruoli del grande cinema hollywoodiano, fino all'Oscar vinto nel 1956, come miglior attrice per La rosa tatuata di Daniel Mann. Scopriamo anche gli inizi di Anna Magnani, come si è formata e come è diventata quella che fu, anche se ci è stata tolta troppo presto.

Anna Magnani: la biografia e gli inizi

Anna Magnani, come ben sanno quelli che hanno visto i suoi film, aveva un accento romano molto marcato. Nasce a Roma il 7 marzo 1908. La madre, Marina, la lasciò quando era molto piccola alla nonna, Giovanna Casadio. Il padre non si seppe mai chi fosse e la Magnani non continuò mai fino in fondo le ricerche. Studia recitazione negli anni '20 alla scuola d'arte drammatica Eleonora Duse, che divenne la prestigiosa Accademia Nazionale negli anni '30. Inizia a teatro per poi passare al cinema: il suo debutto avviene nel 1934 in La cieca di Sorrento di Nunzio Malasomma. Recita in molte pellicole prima della guerra, ma il meglio di sè lo dà con il neorealismo: è protagonista di uno dei migliori film della storia del cinema, Roma città aperta del 1945, e anche di una delle scene più iconiche del cinema italiano; quella della corsa verso il camion che porterà alla sua morte.

Anna Mangani: i film e gli Oscar

La Magnani è stata fiera detentrice di un Oscar, nel suo periodo Hollywoodiano degli anni '50. Ecco i suoi film più importanti:

– La cieca di Sorrento del 1934;

– Teresa Venerdì del 1941;

– L'ultima carrozzella del 1943;

– Roma città aperta del 1945;

– Il bandito del 1946;

– Vulcano del 1950;

– Bellissima del 1951;

– La carrozza d'oro del 1952;

– La rosa tatuata del 1955;

– Selvaggio è il vento del 1957;

– Pelle di serpente del 1959;

– Mamma Roma del 1962;

– Il segreto di Santa Vittoria del 1969;

– Roma del 1972.

Fonte immagine di copertina: facebook.com/27baldini