Per un attore, interpretare il ruolo di un personaggio noto soprattutto grazie a un cartone animato deve essere alquanto bizzarro, in particolare se il cartone animato in questione ha avuto grande successo tanto da essere ricordato a molti anni di distanza dalla messa in onda. È così che per Daniel Auteuil deve essere stato un po' strano vestire i panni del signor Vitalis in Remi, l'adattamento cinematografico del romanzo Senza Famiglia di Hector Malot, conosciuto però soprattutto per la celeberrima serie animata Remi – Le sue avventure.
Tra gli attori francesi contemporanei, Daniel Auteuil è tra quelli più famosi in Francia ma al di fuori dei suoi confini nazionali è conosciuto solamente da un pubblico di nicchia anche se ha spesso lavorato in film italiani.
L'attore francese, che è nato però in Algeria, ha recitato in Sostiene Pereira di Roberto Faenza, Vajont di Renzo Martinelli, N – Io e Napoleone di Paolo Virzì, Il cecchino di Michele Placido e Le confessioni di Roberto Andò. Restando in Italia, nel 1993 ha vinto il David di Donatello per il Miglior asstore straniero per la sua interpretazione in Un cuore in inverno.
A rendere davvero celebre Daniel Auteuil sono però stati altri tre film: il primo del 1986, Jean de Florette, il secondo del 1996, L'ottavo giorno, il terzo del 1998, La ragazza sul ponte. Per il primo e il terzo ha vinto il Premio César (a cui è stato candidato in totale dodici volte), per il secondo il premio al Miglior attore protagonista al Festival di Cannes.
L'esordio nel mondo del cinema di Daniel Auteuil è avvenuto grazie al regista Gerard Pirès che nel 1975 lo ha fatto debuttare in Appuntamento con l'assassino e l'anno successivo lo ha voluto nel cast Attenti agli occhi, attenti al... Negli ultimo anni lo abbiamo invece potuto vedere in Avant l'hiver e In nome di mia figlia.