Dopo aver lavorato insieme a Wonder Woman, Sue Kroll e Gal Gadot collaborano al film su Fidel Castro, My Dearest Fidel. La Warner Bros. Pictures ha acquisito i diritti sul film di Peter Kornbluh, secondo quanto riporta un articolo di Politico, My Dearest Fidel’: An ABC Journalist’s Secret Liaison With Fidel Castro. Il film si concentrerà sulla giornalista ABC, Lisa Howard, impegnata in quello che Kornbluh definisce "diplomazia intima" con il leader rivoluzionario di Cuba.
Gal Gadot produce il film My Dearest Fidel
Durante i suoi tre viaggi a L'Avana, si posizionò come uno dei principali confidenti americani di Castro, diventando una risorsa chiave nella creazione di un canale top-secret tra Washington e L'Avana per discutere della riconciliazione dopo la crisi missilistica cubana. Insieme a Kroll e Gadot, Jaron Varsano, marito dell'attrice, avrebbe prodotto il progetto in cui la possibile protagonista potrebbe essere proprio Gal Gadot. Ecco cosa ha detto la Kroll in una recente dichiarazione:
Sono così entusiasta di dare vita a questa storia con grandi partner creativi come Gal, Jaron, Peter e Chris. Questa è una straordinaria storia vera, ancorata a una donna incredibile e si presta a un'esperienza cinematografica drammatica ed elettrizzante.
Gal Gadot affascinata dalla storia
Anche Gal Gadot si esprime in merito a questo progetto:
Quando ho letto per la prima volta l’articolo di Peter, sono rimasta estasiata dal suo avvincente, emozionante racconto di una donna complicata e affascinante nel mezzo di un dramma reale in cui la posta in gioco è davvero altissima. Ho capito immediatamente che volevo essere coinvolta da un punto di vista creativo nel progetto, raccontando la storia di Lisa Howard. Inoltre sono davvero felice di produrre questo film con Sue.
My Dearest Fidel è il primo grande lungometraggio che è stato creato da quando Kroll ha fondato la sua omonima società. La Kroll, che è il produttore esecutivo di A Star Is Born di Bradley Cooper, sta sviluppando anche The Six Billion Dollar Man, con Mark Wahlberg.
