Ghost in the Shell è uno dei film che incuriosisce di più: sin dal casting è stato preso di mira, però, da chi ha criticato la scelta di Scarlett Johansson come protagonista. Non tanto per l'attrice, quanto per una questione più delicata, per l'aspetto "razziale": è la questione hollywoodiana del whitewashing, quando al cinema un personaggio solitamente non caucasico viene al contrario interpretato da un attore o attrice di colore "bianco". Ed è il caso proprio del personaggio di Ghost in the Shell: Scarlett Johansson è stata scelta per interpretare il Maggiore Motoko Kusanagi e a qualche mese da quelle polemiche l'attrice ha deciso di rispondere alle critiche.
"Non oserei mai recitare nei panni di una persona di un’altra razza. La diversità è molto importante a Hollywood, e non vorrei mai interpretare un personaggio che sia offensivo. Inoltre, avere un franchise con una protagonista femminile è un’opportunità molto rara. Certo, ne sento la pressione, il peso di un bene così grande sulle mie spalle", ha detto nel corso dell'intervista a Marie Claire.
Scarlett Johansson, attesa anche nel prossimo film sugli Avengers – al cinema dal 4 maggio 2018 – reciterà nell'adattamento del manga di Masamune Shirow, poi diventato anime grazie a Mamoru Oshii. Regista sarà Rupert Sanders che così aveva parlato del film: "Volevamo che il pubblico si accorgesse che il nostro film non è fatto solo di salti tra un palazzo e l’altro, ma è anche dramma e teatralità. Non è soltanto un mondo bello ed esplosivo, ma c’è una vera e proprio coltre di oscurità che è nella filosofia del film".
Nel cast, oltre a Scarlett Johansson anche Michael Pitt (l’Uomo che Ride). Takeshi Kitano (Daisuke Aramaki), Juliette Binoche (Dr. Ouelet), Pilou Asbæk (Batou) e Kaori Momoi. I membri della Sezione 9 sono interpretati da Chin Han, Danusia Samal, Lasarus Ratuere, Yutaka Izumihara e Tuwanda Manyimo. Bill Wheeler (Il fondamentalista riluttante) e Jonathan Herman (Straight Outta Compton) hanno scritto la sceneggiatura. Il film sarà nelle sale dal 14 aprile.