
Uno studio dell'AARP, l'associazione americana dei pensionati, rivela che i vecchi vogliono più film e serie tv con personaggi della loro età. Il report si chiama Breaking Stereotypes: The Push for Real Representation of Older Adults in Movies and Television ed è stato presentato in vista della 24esima edizione dei Movie for Grownups Awards, gli "Oscar" della terza età. Il rapporto ha scoperto che la maggior parte degli over 50 si sente poco rappresentata al cinema ed è più propensa a sostenere film e serie in cui compaiono personaggi simili a loro per età ed esperienze di vita.
I vecchi vogliono più film e serie tv con anziani
"Gli anziani hanno molto a cuore vedere le proprie esperienze riflesse in modo accurato sullo schermo", spiega Heather Nawrocki, la vicepresidente di AARP. Negli Stati Uniti gli spettatori e le spettatrici sopra i 50 anni rappresentano un target di mercato importante: oltre 61 milioni di persone sono andate al cinema e più di 84 milioni si sono abbonate a piattaforme di streaming nel corso del 2024. La spesa media è di oltre 10 miliardi di dollari all'anno.
"Allo stesso modo, gli studios e gli storyteller che sono in grado di catturare le esperienze e le prospettive degli anziani traggono vantaggio dal notevole potere d'acquisto e dalla lealtà di questa fascia d'età", aggiunge Nawrocki. Lo studio ha intervistato 1.010 adulti di età pari o superiore a 50 anni: il campione ha identificato diverse barriere al miglioramento e all'accuratezza delle rappresentazioni della ageist society.
La percezione del 52% di intervistati e intervistate è che il pubblico preferisca attori più giovani, mentre il 46% e il 42% ritengono che le limitate opportunità per gli attori più anziani e i pregiudizi del settore per storie nella terza e quarta età siano ostacoli significativi al raggiungimento di questo obiettivo.
Il cinema americano poco inclusivo con gli over 50
Il 69% del campione ritiene importante che film e serie garantiscano una rappresentazione accurata degli anziani e delle anziane sia nel casting che nelle trame. Quattro su cinque ritengono che attrici donne (84%), registi, sceneggiatori e produttori (83%) e attori uomini (80%) di età pari o superiore a 50 anni offrano prospettive uniche. Per affrontare il pregiudizio legato all'invecchiamento, oltre la metà degli intervistati e delle intervistate desidera rappresentazioni più positive degli anziani (55%) e la promozione delle pari opportunità per attori, attrici, registi, sceneggiatori e produttori over 50.
Il disallineamento nelle preferenze del pubblico di questa fascia d'età si riflette nelle nomination agli Oscar 2025. Soltanto tre titoli candidati dall'Academy nella shortlist come miglior film – A Complete Unknown di James Mangold, Conclave di Edward Berger ed Emilia Pérez di Jacques Audiard – rientrano nelle scelte degli AARP Movie for Grownups Awards. Gli altri due selezionati, Il gladiatore II di Ridley Scott e September 5 – La diretta che cambiò la storia di Tim Fehlbaum, sono stati esclusi dalle categorie principali degli Oscar.
Nella categoria miglior attrice spiccano Pamela Anderson per The Last Showgirl, Marianne Jean-Baptiste per Hard Truths, June Squibb per Thelma e Nicole Kidman per Babygirl, tutte e quattro snobbate dall'Academy. In linea con le candidature ufficiali quella di Demi Moore per The Substance. Tra gli attori, c'è conformità solo con Adrien Brody per The Brutalist, Colman Domingo per Sing Sing e Ralph Fiennes per Conclave. Le altre due nomination dell'AARP vanno a Daniel Craig per Queer e Jude Law per The Order.