Non tutti i supereroi sono nati o abitano negli Stati Uniti, ce lo hanno insegnato Gabriele Mainetti e Claudio Santamaria con Lo chiamavano Jeeg Robot, lo avevano fatto in precedenza Gabriele Salvatores e Ludovico Girardello con Il ragazzo invisibile. Proprio quest'ultimo eroe nostrano tornerà presto al cinema: giovedì 11 gennaio 2018 uscirà infatti il sequel del film del regista Premio Oscar, intitolato Il ragazzo invisibile – Seconda generazione. Per promuovere la pellicola, la 01 Distribution ha ora diffuso una clip di circa un minuto, un appello a tutti gli "Speciali" (ovvero le persone con superpoteri): "Tutto il mondo deve sapere che esistiamo e che non abbiamo più voglia di essere sottomessi agli altri, ai normali […]. Noi siamo l'evoluzione della specie e l'evoluzione non è mai indolore".
Il ragazzo invisibile – Seconda generazione: la trama
Protagonista del video – appello è l'attrice russa Ksenija Aleksandrovna Rappoport, che Yelena, la madre naturale di Michele Silenzi, il protagonista della serie. Nel primo capitolo de Il ragazzo invisibile, Yelena, che inizialmente era stata data per morta, era apparsa nelle sequenze finali del film, nel sequel avrà invece un ruolo ben più importante. In Il ragazzo invisibile – Seconda generazione Michele, ormai cresciuto e diventato sedicenne, vive in maniera poco serena e solitaria la sua adolescenza, almeno finché non faranno irruzione nella sua vita la madre natuale, per l'appunto Yelena, e la sorella gemella Natasha.
Il ragazzo invisibile – Seconda generazione: il cast
Nel cast di Il ragazzo invisibile – Seconda generazione ritroviamo ovviamente Ludovico Girardello nel ruolo del protagonista, Michele Silenzi, mentre Valeria Gollino interpreta sempre la madre adottivo, Giovanna Silenzi, e Noa Zotta sarà ancora una volta Stella. Come detto in precedenza, Ksenija Aleksandrovna Rappoport nel suo ruolo di Yelena non è una new entry, ma in questo film avrà un ruolo ben più importante. Il cast del film di Gabriele Salvatores è poi completato da Galatea Bellugi, nel ruolo di Natasha, e Kristof Konrad.
