Un thriller di Ferzan Ozpetek ambientato nella parte più mistica di Partenope, finalmente è disponibile il primo teaser di Napoli velata con Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi. La pellicola è una torbida storia di sesso tra una donna non più giovane e un ragazzo, che si trasforma presto in un'indagine sull'omicidio di quest'ultimo. Lo scenario è l'affascinante parte mistica di Napoli, con le architetture vere protagoniste di inquadrature ispirate.
Napoli velata, il cast
La produzione di Napoli velata è affidata alla Warner Bros tramite la R&C di Tilde Corsi e Gianni Romoli. L'uscita nelle sale cinematografiche è prevista per il 28 dicembre, la sinossi ufficiale recita che l'ambientazione di una Napoli a metà strada tra magia e sensualità, in bilico tra ragione e follia, si dipana il mistero della vita di Adriana (interpretata dalla Mezzogiorno) che si ritroverà accusata dell'omicidio del proprio amante di una notte (con il volto di Borghi). Molti i volti noti del cinema napoletano che prenderanno parte alla pellicola, attori del calibo di Peppe Barra, Biagio Forestieri, Lina Sastri, Isabella Ferrari, Luisa Ranieri, Maria Pia Calzonee Loredana Cannata. Ozpetek aveva preannunciato l'uscita della pellicola già alla Mostra Internazionale d'Arte di Cinematografica di Venezia, il film è stato girato lungo tutto il 2017 nella città di Napoli. La pellicola segna anche il ritorno di Giovanna Mezzogiorno al cinema di spessore dopo alcuni anni travagliati, per l'eterna Giulia de L'ultimo bacio questo Napoli velata è un film “estremo e audace”.
Napoli velata, il trailer
La Mezzogiorno torna con Ozpetek dopo il successo di La finestra di fronte. La Mezzogiorno definisce Napoli velata “la storia di una passione fisica, di una donna sola (un medico legale) sulla soglia del disturbo mentale: doppia, inafferrabile e fragile”, queste le parole tratte dal colloqui con Io Donna. La stessa Mezzogiorno dichiara nella stessa intervista di conoscere bene i pericoli del distacco con la realtà, tema al centro della pellicola: “Un po’ però conosco il rischio di perdere il contatto con la realtà, per quanto adesso non lo corra più: essere madre mi radica. La mente è un luogo complesso, non si controlla”.
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