Oliver Stone è alla Festa del Cinema di Roma per presentare il suo ultimo impegno cinematografico. Si tratta di Snowden, il film sull'informatico ex dipendente della CIA che nel 2013 rivelò il programma di sorveglianza di massa della NSA.
Il regista, de sempre molot critico verso la società americana, racconta che per realizzare il lungometraggio ha incontrato Edward Snowden in nove occasioni: Snowden era favorevole che si sorvegliassero i terroristi, come me. Ma perché gli Usa hanno installato sistemi di sorveglianza di massa? racconta il regista. Lo scopo non era scoprire i terroristi, ma osservare tutto e tutti in certi Paesi e utilizzare le informazioni per perseguire la propria causa: un cambiamento di regime, in Iraq, in Siria, in Brasile, in Venezuela, in Libia. Snowden dice questo: attenzione al potere dato a una nazione nella sorveglianza.
Non ne hanno compreso il significato, non si tratta solo di sorveglianza, con il film volevo rendere più chiaro il messaggio. Nel 2013 Snowden non era molto simpatico agli americani, lo hanno considerato un cattivo, ma non sanno chi sia, lo confondono con Assange.
Il regista americano mette in guardia non solo i suoi connazionali, ma chiunque possegga un cellulare: Bisogna fare attenzione, sappiamo cosa sta accadendo: siamo tutti potenzialmente sospettati, qualunque forma di protesta potrebbe essere considerata oggetto di pressioni dal governo. Se non oggi domani. Siamo tutti schedati.
Come abbiamo ricordato poco sopra, Snowden è solo l'ultimo film in ordine cronologico in cui Oliver Stone tratta il tema del potere. Il regista Premio Oscar ha cercato per esempio di spiegare anche il fenomeno Chavez, ex presidente venezuelano, e la rinascita socialista dell'America Latina. Il film – A Sud del Confine – Chavez | L'ultimo Comandante – è stato presentato anche alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ed è disponibile in streaming completamente gratuito e legale su PopcornTv: non perdetevelo!
Fonte: Askanews
