È Io capitano il titolo scelto per rappresentare l'Italia agli Oscar 2024 nella corsa alla statuetta per il miglior film internazionale. Il comitato di selezione incaricato dall'Academy, composto da Alessandro Araimo, Domizia De Rosa, Esmeralda Calabria, Daniela Ciancio, Francesca Lo Schiavo, Giorgio Moroder, Cristiana Paternò, Michele Placido, Paola Randi, Riccardo Tozzi e Gianpiero Tulelli, ha indicato il film di Matteo Garrone, scelto in una rosa di 12 contendenti.
"Per aver incarnato con grande potenza e maestria cinematografica il desiderio universale di ricerca della libertà e della felicità. Creando un'epica del sogno che mette in scena il coraggio e il dolore che segnano da sempre le migrazioni, in una dimensione di profonda umanità", si legge nella motivazione del comitato pubblicata sul sito dell'Anica.
Vincitore del Leone d'Argento e del Premio Marcello Mastroianni per l'attore emergente Seydou Sarr a Venezia 80, Io capitano è forte delle selezioni ai festival di San Sebastián e Haifa ed è stato già venduto da Pathé International in Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Grecia, Bulgaria, India, Canada, Israele e tutta l'America Latina. Inoltre, sono in fase avanzata le trattative con importanti distributori negli Stai Uniti, in Australia, Nuova Zelanda, Inghilterra, Irlanda e Paesi scandinavi.
Dopo essere uscito in 200 sale, 01 Distribution ha aumentato il numero di copie per Io capitano, salito a quota 350 cinema per continuare la sua corsa. Finora gli incassi sono arrivati a 1,3 milioni di euro per quasi 230.000 spettatori. La shortlist che includerà i 15 migliori film internazionali selezionati dall'Academy sarà resa nota il 21 dicembre; l'annuncio delle nomination (la cinquina finale che concorre all'Oscar) è previsto per il 23 gennaio 2024. Ma con chi dovrà vedersela il film di Garrone?
La lista è lunga e i favoriti sono numerosi. Tra i grandi maestri, sono in corsa Perfect Days di Wim Wenders (proposto dal Giappone: il film è girato completamento a Tokyo con attori giapponesi), Pictures of Ghosts di Kleber Mendonça Filho (tra i titoli più applauditi e apprezzati quest'anno a Cannes) e Fallen Leaves di Aki Kaurismäki.
Più immediati ed fruibili dal palato non proprio fine dell'Academy potrebbero essere La zona d'interesse di Jonathan Glazer (Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes 76) e La società della neve di J.A. Bayona, film di chiusura di Venezia 80. Hanno meno chances ma sono tra i film migliori della stagione Do Not Expect Too Much from the End of the World di Radu Jude, Godland – Nella terra di Dio di Hlynur Pálmason, Le erbe secche di Nuri Bilge Ceylan, Les Filles d'Olfa di Kaouther Ben Hania, Omen di Baloji e Marry My Dead Body di Cheng Wei-hao.
A sorpresa, la Francia non presenta Anatomie d'une chute, film di Justine Triet vincitore della Palma d'oro a Cannes 76, ma La Passion de Dodin Bouffant del vietnamita Trần Anh Hùng, premiato sempre a Cannes per la mise en scène. Hanno qualche possibilità l'ucraino 20 Days in Mariupol di Mstyslav Chernov, il lituano Slow di Marija Kavtaradze (rispettivmente premio del pubblico e della regia al Sundance) e l'austriaco Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel: la protagonista, la figlia di Giuliano Gemma, ha stregato la stampa americana. Ecco la lista completa delle principali submissions.
Il 21 dicembre l'Academy ha reso nota la shortlist dei 15 titoli in corsa per l'Oscar al miglior film internazionale: Io capitano c'è. Il prossimo appuntamento è per il 23 gennaio quando verranno annunciate le nomination ufficiali con i 5 candidati definitivi in vista della Notte delle stelle del 10 marzo a Los Angeles.
Foto: 01 Distribution