Quale modo migliore per omaggiare la vita di un uomo che ha introdotto un nuovo modo di fare comicità, se non ripercorrendo la sua vita “cinematografica”? Nato a Genova nel 1932, l’esordio di Paolo Villaggio nel mondo del cinema italiano avviene nel 1968 con Eat It, la commedia satirica diretta dal regista Francesco Casaretti che lo vede nel ruolo di un ingegnere. Il primo film con protagonista il personaggio più apprezzato dal grande pubblico, quello che lo ha reso celebre in tutto il BelPaese, è il Fantozzi del 1975 diretto da Luciano Salce. Così l’attore ha sempre descritto la figura da lui ideata: “Ugo Fantozzi, un ingegnere, è debole e servile come sa esserlo solo il piccolo-borghese. Sempre terrorizzato dai superiori, timido e impacciato fino al catastrofico, si presenta come vittima naturale dei mass media, del consumismo e della pubblicità televisiva, tragicamente incapace di adeguarsi ai modelli sociali che mitizza quotidianamente”.
Lo stesso ruolo è stato poi ripreso più volte nel corso della sua carriera. Basti ricordare Fantozzi contro tutti del 1980, da lui anche diretto insieme a Neri Parenti, Fantozzi subisce ancora, sempre per la regia di Parenti, e Fantozzi alla riscossa, tra i tanti. Un altro personaggio da lui inventato durante le sue performance comiche è quello di Fracchia, sul quale nel 1985 è stato realizzato il primo film intitolato Fracchia contro Dracula (non è da considerare un sequel di Fracchia la belva umana del 1981: il ragionier Giandomenico Fracchia trova un castello nella lontana Transilvania. Facendo credere a Filini che il castello sia fuori Roma, i due partono insieme in auto alla volta della Romania. Arrivati al castello, scoprono che è ancora occupato dal misterioso Conte Vlad e da sua sorella Oniria.
Ma c’è anche un altro personaggio per il quale Paolo Villaggio viene ricordato. Stiamo parlando del Professor Kranz, ideato nel corso della trasmissione Quelli della domenica. Kranz è un aggressivo e sadico prestigiatore da strapazzo che ogni domenica, con un divertente accento tedesco e toni autoritari volti a far ridere il pubblico, coinvolgeva gli spettatori con giochi di prestigio. Paolo Villaggio portò il personaggio al cinema con la pellicola Professor Kranz tedesco di Germania, sempre diretto da Luciano Salce nel 1978. Nel 1984 a dirigerlo in A tu per tu è invece Sergio Corbucci, il regista di un cult come Django: Villaggio nel film è un tassista, e il "compagno" di sventura è Johnny Dorelli, il cui personaggio lo coinvolge in traffici illegali. A tu per tu è disponibile su PopcornTV in streaming legale e gratuito.
Ricordiamo inoltre la collaborazione tra Villaggio e Vittorio Gassman per Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto e Che c’entriamo noi con la rivoluzione?, ma anche quella con Renato Pozzetto ne Le comiche 1 e 2 (ma non solo). Tra i suoi film più conosciuti citiamo Tre tigri contro tre tigri, Io tigro, tu tigri, egli tigra e Pappa e ciccia. L’attore ha anche preso parte a commedie come Grandi magazzini, Io no spik inglish e i più recenti Torno a vivere da solo, Generazione 1000 euro e Tutto tutto niente niente con Antonio Albanese. Tra i drammi da lui interpretati, è da ricordare il ruolo del professore Marco Tullio Sperelli in Io speriamo che me la cavo del 1992, diretto da Lina Wertmüller.
Paolo Villaggio è stato diretto da Fellini (Voce della luna), Olmi (Segreto del Bosco Vecchio) e Monicelli (Brancaleone alle Crociate e Cari fottutissimi amici ), ottenendo diversi premi prestigiosi. Nel corso della sua carriera ha vinto nel 1992, in occasione della 49a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il Leone d'oro alla carriera e nell'agosto del 2000 – al Festival del cinema di Locarno – il Pardo d'onore alla carriera.