Si è spenta a 92 anni Peggy Cummins, ricordata, principalmente, per il suo ruolo di femme fatale in La Sanguinaria, film noir diretto da Joseph H. Lewis. L’attrice, infatti, dalle indiscutibili eleganza e raffinatezza, non ha avuto una carriera cinematografica molto lunga a Hollywood ma, ad ogni modo, ha lasciato il segno poiché è stata una delle varie attrici del tempo che è riuscita a ritagliarsi un ruolo da icona degli anni ‘50.
Peggy Cummins è morta: l'attrice si è spenta a 92 anni
Peggy Cummins non è il vero nome dell'attrice: il suo nome di nascita, infatti, era Augusta Margaret Diane Fuller. Peggy nacque a Prestatyn il 18 dicembre 1925 e il ruolo che l'ha elevata a personaggio iconico è stato proprio quello di femme fatale in La Sanguinaria. Oltre a questa principale interpretazione, l'attrice irlandese ha preso parte anche ad altri film tra cui Schiavo del passato, Rose Tragiche, Il Fuggitivo, I verdi pascoli del Wyoming, Tramonto d'amore, La notte del demonio, Sotto coperta con il capitano. La Cummins si è spenta in un ospedale di Londra, il 29 dicembre 2017 attorniata dal calore e dall’affetto dei suoi familiari e assistita, fino alla fine, dall’amica Dee Kirkwood. Ha lasciato i due figli, David e Diana. La passione per la recitazione si fa sentire in lei già alla tenera età di quattro anni e inizia a recitare, grazie al proprietario di un teatro che la nota a una fermata del tram di Dublino. A 13 anni debutta sul palco e riuscì ad arrivare a Hollywood, grazie a Darryl F. Zanuck che era a capo della 20t Century Fox che la scelse per Ambra, film diretto da Otto Preminger.
La Sanguinaria e il ruolo di femme fatale
Zanuck, però, non la ritenne abbastanza sensuale per il ruolo di Ambra, pertanto fu sostituita da Linda Darnell. La rivalsa, per l’attrice, arrivò proprio grazie a La Sanguinaria in cui interpretò Annie Laurie Starr, una pistolera che si innamora di un ex miliatare, la cui passione sono esclusivamente le armi. Il film, che era un noir realizzato con basso budget, si ispirava a Bonnie e Clyde. L’attrice si ritirò dalle scene a metà degli anni ‘60, per dedicarsi ai propri cari e alla beneficienza.
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