Philip Roth è venuto a mancare il 22 maggio 2018 all'età di 85 anni a causa di "insufficienza cardiaca". Lo scrittore è stato uno dei romanzieri più apprezzati nel '900, con capolavori letterari come Pastorale america, Lamento di Portnoy e la trilogia di Zuckerman. Vincitore del Premio Pulitzer ed eterno designato come vincitore del Premio Nobel – che non vinse mai -, anche se sarebbe stato dovuto per il grandissimo contributo che ha dato alla letteratura americana e mondiale. Dai suoi romanzi sono stati tratti dei film, anche grandi produzioni hollywoodiane come l'adattamento di Pastorale americana diretto e interpretato da Ewan McGregor all'esordio alla regia nel 2016.
Philip Roth: dai libri ai film
Il più recente degli adattamenti cinematografici dei libri di Philip Roth è proprio Pastorale americana di Ewan McGregor del 2016, che però non ebbe molto successo. Il primo adattameno, invece, è La ragazza di Tony di Larry Peerce del 1969, tratto dalla prima raccolta di racconti, e anche primo libro, di Roth, dal titolo Goobye, Columbus del 1959.
Altri adattamenti sono:
– La macchia umana di Robert Benton del 2003, tratto dal romanzo omonimo del 2000; con Anthony Hopkins, Nicole Kidman e Ed Harris.
– Lezioni d'amore di Isabel Coixet del 2008, tratto dal romanzo L'animale morente del 2001; con Ben Kigsley, Penelope Cruz e Dennis Hopper.
– The Humbling di Barry Levinson del 2014, tratto dal romazo L'umiliazione del 2009; con Al Pacino, Greta Gerwig e Dianne West.
– Indignazione di James Schamus del 2016, tratto dal romanzo omonimo del 2008; con Logan Lerman e Sarah Gadon.
C'è da dire che i film tratti dai romanzi di Philip Roth non hanno ottenuto un così vasto successo, come per esempio altri film tratti da romanzi molto popolari. Si potrebbe dire che la sua opera non è molto frotunata al cinema, visti i risultati degli adattamenti.
Fonte immagine interna: facebook.com/AmericanPastoral
Fonte immagine di copertina: facebook.com/ilmestierediscrivere
