I film delle piattaforme streaming come Netflix possono essere in concorso a eventi come i Premi Oscar? Intorno a questa domanda negli Stati Uniti, da diverso tempo ormai, si è aperto un dibattito che sta coinvolgendo tutti gli addetti ai lavori del mondo del cinema: registi, attori, produttori, in molti stanno dicendo la propria opinione sostendno le proprie ragioni. Sull'argomento è ora intervenuto anche il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti con una lettera inviata direttamente all'Academy firmata da Makan Delrahim, il capo della commissione antitrust che si è schierato apertamente con Netflix e le altre piattaforme streaming in quando escludere i loro film da eventi quali i Premi Oscar significherebbe violare il principio di concorrenza.
Premi Oscar, i film di Netflix in concorso
"Nel caso in cui l'Academy – un'associazione che include diversi competitor tra i membri – stabilisca determinati requisiti per gli Oscar, allo scopo di eliminare la competizione senza giustificazione precompetitiva, ciò potrebbe sollevare preoccupazioni dell'antitrust" si legge nelle prime righe della lettera inviata dalla Comissione di Giustizia americana all'Academy.
"Accordi tra competitor per escludere nuovi competitor possono violare le leggi antitrust, quando il loro scopo o effetto sia finalizzato a impedire la concorrenza tra beni e servizi che i consumatori acquistano e usano, minacciando i profitti di ditte operanti" continua il capo della commissione antitrust, Makan Delrahim.
Premi Oscar: cosa rischia l'Academy
Makan Delrahim ha poi spiegato quali sono i rischi che correrebbe l'Academy se dovesse decidere di escludere i film di Netflix e delle altre piattaforme streaming dai Premi Oscar:
"Se l'Academy adottasse una nuova regola per escludere un certo tipo di film, come per esempio i film distribuiti nei servizi di streaming online, dalla competizione negli Oscar, e questa esclusione tendesse a ridurre i profitti dei film esclusi, la regola potrebbe violare la Sezione 1 dello Sherman Act (che proibisce accordi tra competitor per attaccare la concorrenza, ndr)".
