Quando si pensa a qualche attore di Hollywood a probabilmente pochi verrà subito in mente il nome di Woody Harrelson. Altri faranno magari un po' di fatica ad associare questo nome a un volto, eppure l'attore americano è uno di quelli che tutti hanno visto in almeno un film o in una serie TV. Già, perché anche se si parla poco di Woody Harrelson, non si può certo non considerare una vera e propria star del cinema americano: il suo curriculum, i previ vinti in carriera e quelli solo sfiorati (come l'Oscar per il quale è stato candidato tre volte senza mai riuscire ad ottenerlo) lo dimostrano.
Woody Harrelson: i film degli esordi
La prima volta che Woody Harreleson è apparso al cinema è stato nel 1986, quando ha recitato nel film di Michael Ritchie, Una bionda per i Wildcats. Nei primi anni '90 ha poi lavorato in Cool Blue, Pazzi e Beverly Hills, Doc Hollywood – Dottore in carriera, Chi non salta bianco è, Proposta indecente di Adiran Lyne (dove ha lavorato al fianco di Robert Redford, Demi Moore e Seymour Cassel).
Nel 1994 Woody Harrelson è poi stato il protagonista di uno dei capolavori di Oliver Stone: Assassini nati. Nel film ha interpretato il ruolo di Mickey Knox. L'attore americano ha poi lavorato in Verso il sole di Michael Cimino.e Kingpin dei fratelli Farrelly.
La filmografia di Woody Harrelson
Nel 1997 Woody Harrelson ha ricevuto la sua prima candidatura all'Oscar per grazie al film Larry Flynt – Oltre lo scandalo, le altre due sono state per Oltre le regole – The Messenger e per Tre manifesti e Ebbing, Missouri. L'attore americano ha lavorato anche in Sette anime di Gabriele Muccino e nei quattro film della saga Hunger Games (Woody Harrelson in Hunger Games è Haymitch Abernathy).
L'attore americano lo abbiamo poi visto in Now You See Me 2, The War – Il pianeta delle scimmie, Solo: A Star Wars Story e Zombieland – Doppio colpo. Parlando della sua lunga carriera va inoltre considerata anche una serie TV di grande successo come True Detective. Woody Harrelson, nella prima stagione, ha interpretato il ruolo di Marty Hart.
