Festeggiati i suoi 60 anni il 4 aprile 2017, il regista Aki Kaurismaki riceverà il regalo più bello: il 6 aprile uscirà nelle sale cinematografiche la sua ultima fatica, L’altro volto della speranza, forse l’ultimo film di una grande carriera registica. Il famoso regista ha infatti affermato di volersi ritirare definitivamente dalle scene.
Il cinema finlandese di Aki Kaurismaki
Classe 1957, Aki Kaurismaki cresce divorando tutti i migliori film della storia del cinema. Cinefilo appassionato, fonda insieme al fratello la casa di produzione Ville Alpha, con la quale producono assieme i primi film, banco di prova di una poetica in continua evoluzione. Corrono gli anni ’80 e all’epoca il cinema finlandese è completamente sconosciuto al resto d’Europa. Nel 1990 però, il giovane regista riesce a sbarcare al Festival di Venezia con il film Ho affittato un killer. La sua prima opera importante riceve un gran numero di consensi, che lo consacrano definitivamente al successo.
La carriera
Aki Kaurismaki si impegna sempre di più a consolidare il proprio successo nel resto d’Europa, realizzando opere come Leningrad Cowboys Meet Moses e Nuvole in viaggio, realizzato nel 1996. Nel 2002, poi, il regista presenta al Festival di Cannes il film L’uomo senza passato, con il quale Kaurismaki riesce a conquistare una candidatura agli Oscar nella categoria “Miglior film straniero”. Questa è stata l’unica volta che un film finlandese ha ricevuto un riconoscimento così alto. All’ultimo Festival Internazionale di Berlino, poi, il regista ha vinto il premio della Miglior regia per il film L’altro volto della speranza, ultima sua fatica, prossima ad uscire nelle sale. La sua carriera dura da oltre trent’anni e ha cambiato profondamente il panorama cinematografico finlandese: sono in molti gli aspiranti cineasti suoi connazionali a prenderlo come punto di riferimento e grande esempio da seguire.
Il suo cinema affascina il pubblico di tutto il mondo da oltre 30 anni: L’altro volto della speranza sarà all’altezza delle aspettative? Considerato il grande plauso della critica, sembra proprio di sì.
Fonte foto copertina: facebook.com/Sherwan777/
