Classe 1984, il regista sud africano Dean Israelite non può non essere cresciuto guardando i Power Rangers alla televisione. La serie televisiva americana era forse una delle più seguite tra gli adolescenti degli anni ’90. Adesso che è diventato un regista cinematografico, Dean ha avuto la grande possibilità di poterli riportare in vita, più forti che mai.
Gli studi di Dean Israelite
Dean Israelite nasce e cresce a Johannesburg dove studia Arte all'Università di Witwatersrand. Grande appassionato di cinema, decide di trasferirsi in Australia per frequentare la Curtin University. Qui si laurea in Cinema e Televisione, riconoscimento che gli permette di iscriversi al Master of Fine Arts dell’American Film Institute. L’obiettivo di Dean è di cimentarsi nella regia cinematografica e, da gran appassionato di cinema, ha già un’idea bene precisa di come dovrebbe essere fatto un film.
I primi passi
La fortuna vuole che il cugino di Dean di mestiere faccia proprio il regista e che non sia proprio così sconosciuto: il suo nome è Jonathan Liebesman, regista nel 2006 del film Non aprite quella porta: l’inizio. Corre l’anno 2011 e Liebesman si prepara a realizzare World Invasion: Jonathan contatta il cugino Dean per assegnargli il ruolo di assistente alla regia. È proprio in questo set che Dean capisce di essere al posto giusto nel momento giusto. Non resta che cominciare a fare un film tutto suo. Così comincia a realizzare un buon numero di cortometraggi che ogni anno spedisce nei migliori Festival Internazionali. Il 2015 è l’anno del suo primo film, Project Almanac – Benvenuti a ieri. IL successo del film gli vale un assunzione da parte della famosa casa di produzione Lionsgate per dirigere il nuovo reboot cinematografico dei Power Rangers. Ed ecco che dopo due anni di lavorazione il film è finalmente pronto per uscire nelle sale.
Il suo successo consoliderà senz’altro il ruolo da regista di Dean, che potrà così intraprendere una proficua carriera cinematografica.
Fonte foto copertina: facebook.com/powerrangersilfilm/
