È lunedì 22 maggio la data prefissata per l’uscita ufficiale del documentario diretto dall’ex politico Walter Veltroni, Indizi di felicità. Come si evince dal titolo, questa volta il documentarista ha deciso di intraprendere un viaggio alla ricerca della felicità e del suo significato, ma anche del dolore e della tristezza, necessarie all'esistenza della prima.
Di cosa parla Indizi di felicità
Esiste davvero la felicità? E dove la si può cercare? Sono queste le domande che si pone Indizi di felicità, il nuovo documentario di Veltroni. Seguendo la stessa struttura di I bambini sanno, seconda opera documentaristica del regista, in Indizi di felicità lo spettatore potrà entrare in contatto con numerosi casi di “felicità”: il documentario è composto da una serie di interviste in cui alcuni uomini e donne, grandi e piccoli, raccontano il giorno più bello della loro vita, ma anche quello più brutto: perché è solo grazie a questi ultimi se poi si può davvero apprezzare la risalita, propensa a raggiungere la felicità.
L’opera di un ex politico
Continua così la carriera cinematografica di Walter Veltroni, che si è così scoperto un fine documentarista. Ma perché realizzare un documentario sulla felicità? Forse perché, in un momento storico così tragico, dove la guerra e la povertà continuano ad averla vinta, si sente il bisogno di fermarsi un attimo e di ricordarsi ciò che di bello esiste nella nostra vita. La felicità ha bisogno di essere coltivata e alimentata: non potrà mai essere presente ogni giorno ma arriverà solo in alcuni momenti, rendendo questi indimenticabili e facendo passare tutto il resto in secondo piano.
Indizi di felicità è un documentario raffinato e ben strutturato. Non andarlo a vedere sarebbe davvero un peccato: avvolti dal silenzio e dall’oscurità della sala cinematografica, lo spettatore potrà apprezzare i tanti momenti vita felice, vissuta da perfetti sconosciuti.
Fonte foto copertina: facebook.com/CINEMAIMPEROBRA/
