Basta un paio di baffi è il primo film tv della terza stagione di Purché finisca bene. In onda mercoledì 2 gennaio 2019 su Rai1, la fiction inaugura il ciclo di tre puntate (dirette tutte da Fabrizio Costa) che proseguirà mercoledì 9 gennaio con L'amore, il sole e le altre stelle (con Vanessa Incontrada e Ricky Memphis) e si concluderà martedì 15 gennaio con Non ho niente da perdere (protagonisti Carolina Crescentini ed Edoardo Pesce). Per questo primo appuntamento, la storia raccontata (rigorosamente a lieto fine) entra nel mondo più amato dagli italiani: quello del cibo e dei ristoranti stellari.
Basta un paio di baffi: trama della prima fiction Rai del 2019
Al centro della vicenda c'è infatti la passione di Sara (Antonia Liskova) per la cucina. Lei vuole diventare una grande chef e l'occasione giusta per mettersi alla prova le viene offerta da Luca (Sergio Assisi), il proprietario di un ristorante rimasto senza cuoca: la chef Giada (Euridice Axen), che era anche la sua fidanzata, lo ha mollato sia nel lavoro che nel privato.
Proprio per questo motivo Luca vuole assumere solo un uomo, ma Sara – aiutata dal suo amico gay Sergio (Marco Bonini) – ha già in mente uno stratagemma: basta un paio di baffi, appunto, per trasformarsi nello chef Andrea e conquistare la cucina a colpi di ricette sopraffine. Ma cosa succede quando tra lei e Luca sboccia del tenero?
Basta un paio di baffi, dov'è stato girato
Basta un paio di baffi apre la nuova stagione delle fiction Rai in onda nel 2019. Nel cast, oltre ai due protagonisti, spiccano anche altri volti noti della serialità televisiva come Teresa Saponangelo, Michele De Virgilio, Jun Ichikawa, Claudia Lerro e Francesco Zecca. Le riprese sono avvenute in Puglia, tra le città di Bari, Monopoli e Conversano.
"Per prepararmi sono andata al Gambero Rosso a imparare come si lavora in cucina", ha raccontato la Liskova all'Ansa. "Per farmi coraggio, ho pensato a Robin Williams in Mrs. Doubtfire: il risultato è una commedia leggera, divertente, ma che fa riflettere su come viviamo oggi, sull'ansia da prestazione di cui siamo vittime, del voler sempre essere all'altezza. E poi, sempre con delicatezza e con il sorriso, c'è il tema della donna, dei pregiudizi che ancora subiamo. Di strada ne abbiamo fatta, ma c'è così tanto da fare".
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