Franco Fatone, giornalista del Tg2 che da anni si occupa della rubrica Costume e società, è stato sospeso "in via cautelativa" dalla Rai e finito a processo nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura di Milano. I pubblici ministeri hanno chiesto il rinvio a giudizio per Fatone con l'ipotesi di "induzione indebita a dare o promettere utilità". Il giornalista avrebbe infatti chiesto dei soldi all'imprenditore Francesco Rizzica per dedicargli un ampio spazio e parlare bene di lui nella rubrica Saranno famosi. Ma non finisce qui.
Come reso noto dal Corriere della Sera, Fatone avrebbe chiesto tra i 4mila e i 5mila euro a Rizzica, che non ha ceduto al ricatto e nel febbraio del 2018 si è presentato in Procura con le cinque telefonate registrate tra lui e il giornalista.
In base alla prove raccolte (sms e chat di messaggistica su cellulare e computer), il pm Giovanni Polizzi contesta a Fatone altre tre imputazioni: 6mila 400 euro avute da Michele Baldassarre Lettieri e pagate come accredito al padrone della casa in affitto di Fatone; mille euro da Guido Della Volpe per un servizio andato in onda al Tg2 nel 2017; tra i 3mila e i 4mila euro promessi (ma mai versati) da Vincenzo Taverniti per una promozione del Pisa Football College nel 2016.
Fatone, sospeso in via cautelativa dalla Rai dopo quanto emerso, nega di aver mai preteso soldi per i suoi servizi. Il giornalista specifica che quelle somme erano dei prestiti che avrebbe restituito.
Gli inquirenti credono invece nella tesi dell'induzione indebita (punita con il carcere da 6 a 10 anni), particolarmente grave per un dipendente della Rai perché "incaricato di pubblico servizio".
Tra i testi citati dal pm figura anche l'ex direttore del Tg2, Marcello Masi, chiamato a riferire "se i costi delle troupe esterne potessero essere posti a carico dei soggetti di cui si divulgava l'attività".
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