Durante un incontro al Festival di Dogliani, il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta e l'attore Beppe Fiorello hanno annunciato la lavorazione di una nuova fiction che promette ascolti record. Si tratta della miniserie Il sindaco di Riace, che racconta di Mimmo Lucano e del rilancio del comune calabrese di Riace grazie agli immigrati, che hanno costituito una preziosa risorsa e una grande opportunità di crescita. Mimmo Lucano è stato l'unico italiano ad essere presente, al quarantesimo posto, nella classifica di Fortune sui 50 leader più influenti del pianeta, insieme alla rockstar Bono, a Papa Bergoglio, alla cancelliera tedesca Angela Merkel e alla politica birmana Aung San Suu Kyi.
Il sindaco di Riace, da un'idea di Beppe Fiorello
Come riportano Repubblica e Davide Maggio, l'attore ha spiegato che il soggetto è venuto in mente proprio a lui:
L’idea mi è venuta una notte, navigando su Internet, a caccia di idee. Tra le cinquanta persone più importanti stilata da Fortune, tra tanti nomi di potenti della terra, al quarantesimo posto degli uomini più influenti del mondo leggo: Mimmo Lucano. Chi è? Cerco e trovo la sua storia. Nel 1998 a Riace sbarca una nave carica di curdi. Le vecchie case e le botteghe abbandonate rinascono, ora ci lavorano un calabrese e un migrante. Ho girato per Riace, c’è tutto il mondo, è una comunità perfetta. È bellissima perché in ogni bottega trovi un calabrese e un migrante, un calabrese che fa il pane con un’indiana, un netturbino cingalese. Il modello Riace ti dice che il Paese non deve avere paura dei migranti.
Come Beppe Fiorello stesso ha sottolineato, con una certa amarezza di fondo, è che talvolta la fiction può fare buona politica, più della politica stessa. E il pubblico ha spesso dimostrato di apprezzare queste intenzioni: non è un caso il successo della miniserie I fantasmi di Portopalo, storia vera di Saro Ferro, che ruppe il silenzio sulla verità riguardo al naufragio della F174 avvenuto al largo di Portopalo di Capo Passero (in Sicilia).
Si vocifera del coinvolgimento di Beppe Fiorello su altri fronti, come quello del Festival di Sanremo.
