Io sono Mia, il biopic dedicato a Mia Martini, è arrivato al cinema il 14, 15 e 16 gennaio. Il film, interpretato da Serena Rossi e diretto da Riccardo Donna su sceneggiatura di Monica Rametta, andrà in onda il 12 febbraio su Rai1. Le prime reazioni sono state più che positive: il film è piaciuto al pubblico, ma non a Leda, sorella di Mimì. La maggiore delle Bertè ha criticato il risultato in un'intervista al settimanale Spy. "L'idea di fare un film su mia sorella è stata mia", ha rivendicato.
"Tre o quattro anni fa – ha spiegato Leda – ho incontrato Luca Barbareschi, che ora ha prodotto Io sono Mia, e gli ho consegnato un progetto per fare qualcosa su Mimì. Tant'è vero che avevo già scritto tutta la storia dei Bertè e avevo depositato alla Siae il fascicolo. Eppure, nonostante questo, non sono stata interpellata per la sceneggiatura, a differenza delle mie sorelle Loredana e Olivia".
Il film è stato prodotto da Eliseo Fiction in collaborazione con Rai Fiction ma, secondo Leda, "non rispecchia la verità sulla vita della mia famiglia e di Mimì. Loredana e Olivia, le più piccole, non possono sapere tante cose della nostra famiglia. E poi ho intravisto la ragazza che la interpreta, Serena Rossi. Sarà pure brava a cantare, ma non ha niente a che vedere con Mia Martini, ovviamente. Fanno un film su Mimì e fanno cantare le sue canzoni a un'altra? Almeno come sottofondo potevano lasciare le voci originali".
Nel corso dell'intervista, Leda Bertè ha anche messo in discussione la scomparsa della sorella, morta il 12 maggio 1995: "Io e Loredana abbiamo visto sul cadavere di nostra sorella dei lividi sia sulle braccia sia sulle gambe. Il che fa pensare a una discussione piuttosto violenta con qualcuno, forse con nostro padre a cui si era riavvicinata? Lui è sempre stato violento".
"E poi – ha aggiunto – perché, subito dopo i funerali, senza dire niente a nessuno, lui ha fatto cremare il corpo? Devono ancora darmi delle spiegazioni. È stata una morte avvolta nel mistero, ci sono troppi punti oscuri, anche se sono passati tanti anni credo sia giusto riparlarne".
Ciò di cui Leda è sicura è che sia giunto il momento che qualcuno cominci a chiedere scusa a Mimì, "a partire da alcuni str**zi che lavorano ancora ad altissimi livelli in tv. Racconto solo un episodio. Mia venne a trovarmi a Roma, dove lavoravo: una volta fuori, incontrammo un famosissimo regista e un conduttore di primo livello. Quando videro Mimì, da lontano, cominciarono a toccarsi le parti basse. Hanno distrutto la vita di una donna che non ha fatto del male a nessuno. Forse era solo troppo grande e troppo brava, per questo le hanno fatto passare di tutto e di più".
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