Come annunciato nel corso della presentazione dei palinsesti Rai per la stagione 2018/2019, Rai Due rinnova il suo impegno nei confronti di uno dei problemi sociali che maggiormente sta affliggendo il nostro Paese negli ultimi anni: il fenomeno del bullismo giovanile. Ecco perché ancora una volta, a partire dal 17 ottobre 2018, andrà in onda il programma dal titolo Mai Più Bullismo, che quest'anno però vedrà un cambiamento significativo alla conduzione, con il giornalista Daniele Piervincenzi nuovo volto della trasmissione.
Mai Più Bullismo: su Rai Due con Daniele Piervincenzi
Terza stagione per l'esperimento televisivo Mai Più Bullismo (o #Maipiùbullismo), il primo social coach televisivo incentrato sull'argomento del bullismo. Il nuovo conduttore Daniele Piervincenzi, con un passato da giocatore di rugby, è da molti ricordato come l'inviato del programma Nemo – Nessuno Escluso che ha subito una violenta aggressione ad Ostia durante il tentativo di intervistare Roberto Spada, fratello del boss Carmine, condannato a 10 anni di reclusione per estorsione con aggravante del metodo mafioso.
Per lui si tratta della prima esperienza da presentatore, andando a sostituire il giornalista e "iena" Pablo Trincia, da poco passato sul canale Real Time per ereditare la conduzione di Hello Goodbye dall'amico e collega Marco Berry, e prossimamente nuovamente su Italia 1 alla corte del programma di intrattenimento, informazione e satira condotto da Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa's Band.
Mai Più Bullismo: le puntate girate direttamente nelle scuole
Così dal 17 ottobre. in seconda serata su Rai 2 a partire dalle 23.20 circa, si tornerà ad affrontare lo spinoso tema del bullismo, con il programma che in formato di docu-reality racconterà tre storie "on the road" ambientate direttamente nelle classi, realizzando una sorta di videodiario che riporti le esperienze adolescenziali dei protagonisti senza alcun filtro, proponendole così come accadono nei corridoi di scuola. Nel corso del programma Daniele Piervincenzi vestirà il doppio ruolo di conduttore e coach, interagendo con le vittime di bullismo e con gli stessi autori, cercando di mediare le diatribe e riportare l'ordine in un clima sempre più teso.
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