L'inizio della stagione televisiva 2023-2024 si è rivelato un disastro per la Rai: il servizio pubblico ha perso 248.000 spettatori rispetto all'anno scorso. Lo rivela Paola Italiano in un'analisi apparsa sulle pagine della Stampa. Tra addii clamorosi, cambi di conduttori, spostamenti di palinsesto e ritorni improbabili, la tv pubblica ha inanellato un flop dietro l'altro. I programmi più disastrosi sul fronte ascolti sono quelli di Rai 2.
Il mercante in fiera, affidato all'amico della premier Pino Insegno, sta riuscendo nell'impresa di peggiorare gli ascolti già bassi del preserale di Rai 2: da settimane è inchiodato al 2% scarso di share. Sempre sulla seconda rete è certificato il flop di Fake Show – Diffidate delle imitazioni di e con Max Giusti.
Non va bene nemmeno a chi è stato chiamato ad occupare spazi altrui. Nunzia De Girolamo con Avanti popolo! nel martedì di Rai 3 dove c'era Cartabianca è partita con un misero 3.6% di share, aspettando gli annunciati scoop di Fabrizio Corona. Serena Bortone con Chesarà… (5.1% al debutto, 3.3% alla seconda puntata: un disastro) e Sigfrido Ranucci con Report faticano nella collocazione di access e prime time dove c'era Che tempo che fa.
È la diretta conseguenza delle scelte della Rai "meloniana" guidata dall'ad Roberto Sergio, subentrato a Carlo Fuortes. Il settimo piano di viale Mazzini ha lasciato andare Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sul Nove, Bianca Berlinguer su Rete 4 e Massimo Gramellini su La7, senza considerare le dimissioni di Lucia Annunziata (il suo In mezz'ora alla domenica pomeriggio è passato a Monica Maggioni e le prime puntate non hanno ottenuto numeri eccezionali) e l'epurazione di Roberto Saviano.
Gli unici programmi che funzionano ancora e non hanno emorragie di pubblico sono quelli confermati: La vita in diretta con Alberto Matano, Reazione a catena con Marco Liorni, Affari tuoi con Amadeus, Tale e Quale Show con Carlo Conti, Belve con Francesca Fagnani e Domenica In con Mara Venier. Aspettando Ballando con le stelle. Per gli altri è un disastro, tanto che secondo Italiano "gli investitori pubblicitari sono nervosi e la notizia del taglio del canone non aiuta".
Complici i pessimi ascolti che fa registrare anche Mediaset con Pomeriggio Cinque di Myrta Merlino (subentrata a Barbara D'Urso) e il Grande fratello "senza trash" di Alfonso Signorini e Cesara Buonamici, ne approfittano TV8 (che rosicchia pubblico con il quiz 100% Italia con Nicola Savino e lo show comico GialappaShow) e Nove con i dati Auditel da record di Che tempo che fa.
A vedere diversamente la situazione della Rai è il dg Giampaolo Rossi. "Accusare e dire che la Rai precipita negli ascolti, fa flop, dopo neppure un mese dall'avvio della programmazione, è come dire che i quotidiani perdono copie per colpa di chi ci scrive, a prescindere", dichiara il manager al Foglio. Sotto accusa finisce la Rai "da brividi" ereditata dalla passata gestione, "immobile dal 2013". Per Rossi, l'ad Sergio "ha dovuto fare i conti con una riforma dei generi che non è mai stata attuata" e "con un piano industriale mai approvato".