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Clima rovente in Rai: crollano gli ascolti, anche una replica di Callaghan batte i suoi programmi flop

Alessandro Zoppo Novembre 3, 2023

La Rai affonda negli ascolti e Mediaset la sorpassa. È il bilancio di questa prima parte di stagione televisiva 2023-2024 redatto dallo Studio Frasi per Repubblica. Stando ai dati dell'agenzia di ricerca sui mass media, dal 10 settembre al 28 ottobre nell'intera giornata Mediaset ottiene il 38.45% di share e fa meglio della Rai ferma al 35.37%. Il trend positivo del Biscione arriva pure dai canali tematici.

Mediaset batte Rai: è guerra sugli ascolti

I vari Iris, Extra, Focus, 20, Top Crime e Cine34 viaggiano su una media tra il 9 e il 12% di share in prima serata. È emblematico il caso di Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan, classico di Ted Post e secondo film della saga con Clint Eastwood. Passato per l'ennesima volta su Iris nel prime time del 1° novembre, è stato visto da 681mila spettatori con il 3.9% di share. Per fare un parallelo, la serie inedita in chiaro Corpo libero su Rai 2 ha fatto appena 366mila spettatori con il 2.08% di share.

Corpo libero è uno dei tanti flop di Rai 2, a cui sommare quelli di Rai 1 e di Rai 3 (su tutti La volta buona con Caterina Balivo, Avanti popolo con Nunzia De Girolamo, Chesarà… con Serena Bortone), la flessione dei notiziari, gli addii di Fabio Fazio, Bianca Berlinguer, Lucia Annunziata e Massimo Gramellini, l'epurazione di Roberto Saviano e l'autosabotaggio di programmi come Report e Il collegio.

Per la prima volta, la televisione pubblica perde stabilmente il primato degli ascolti e sotto accusa finisce "TeleMeloni". "Gli ascolti della Rai vanno male. Il canone viene tagliato e, di conseguenza, le risorse diminuiscono. L'indebitamento aumenta e non si vede all'orizzonte alcuna diminuzione degli sprechi", scrivono i parlamentari del Partito Democratico in una nota inviata alla Commissione di Vigilanza Rai.

La situazione del servizio pubblico radiotelevisivo è dunque grave e la risposta che giunge dall'azienda non solo non ci convince, ma rende la vicenda ancor più buia poiché i vertici Rai sembrano voler mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Chiediamo l'immediata convocazione in Commissione di Vigilanza dei dirigenti Rai. Vengano a riferire al più presto dimostrando così di tenere al bene e al futuro del servizio pubblico.

Serena Bortone

Tg e programmi flop: la Rai non ci sta e reagisce

I vertici della Rai non ci stanno e precisano che nel confronto sovrapponibile (lo "scontro" diretto tra Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Canale 5, Italia 1, Rete 4) la tv pubblica resta in testa. In un servizio autocelebrativo dopo l'intervista realizzata in esclusiva dal Tg1 a Papa Francesco, il notiziario si sofferma sugli ascolti.

Le tre reti generaliste Rai dal 1oal 28 ottobre hanno fatto registrare il 31.2% di share in prima serata e il 29.6% di share nell'intera giornata, rispettivamente con un +5.5 e un +3.1% rispetto alle tre generaliste della concorrenza. In prima serata, inoltre, Rai 1 ha vinto 44 serate su 52 da inizio stagione al 31 ottobre e la Rai, con la sua offerta generalista, ne ha vinte 40 su 52.

Non solo: in una nota ufficiale, la Rai accusa la lettura "platealmente distorta" fatta da Repubblica.

Gli stessi dati, se correttamente letti, evidenziano che Rai 1 è saldamente il canale preferito dagli italiani sia in prima serata che nelle 24 ore e Rai 3 è il terzo canale più visto nelle 24 ore. Fin qui i dati che sarebbe stato sufficiente leggere con onestà intellettuale. Quanto invece alle valutazioni e ai giudizi, assolutamente infondati, sui conduttori, vale la pena di ricordare che – per loro esplicita ammissione – né Fabio Fazio né Bianca Berlinguer hanno mai detto di essere stati 'cacciati' dalla Rai, ma di aver fatto scelte professionali personali prima dell'arrivo dei nuovi vertici. Stupisce poi che tali giudizi, in particolare il riferimento agli 'amici' vengano rilasciati da esperti dello Studio Frasi che, dallo scorso mese di giugno, non ha più un contratto attivo con la Rai.

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