Dopo 40 anni di servizio pubblico, Tiziana Ferrario lascia la Rai. La giornalista, uno dei volti del Tg1 più amati dai telespettatori, ha annunciato di aver abbandonato l'azienda di Viale Mazzini e il suo storico ruolo da mezzobusto ed inviata del telegiornale dell'Ammiraglia. L'addio è arrivato sui social network con un messaggio che ha subito incassato migliaia di like e centinaia di commenti e condivisioni. Il suo post di commiato è stato accompagnato da una foto di lei in bianco e nero, agli albori della sua carriera in tv.
Tiziana Ferrario, Rai addio: i motivi dell'abbandono
"Ho lasciato la Rai dalla quale ho ricevuto molto e alla quale ho dato molto", ha scritto Tiziana Ferrario su Facebook. "Entrata giovanissima, le donne erano davvero poche, ho avuto la fortuna di avere grandi maestri. Sono stati 40 anni entusiasmanti anche nei momenti più difficili. Nessun rimpianto, nessuna nostalgia, l'orgoglio di avere cercato di testimoniare sempre con rigore i fatti della Storia. È stata una grande bella avventura, ma ci sono nuove sfide da raccogliere. Grazie!".
Tiziana Ferrario oggi: nuovo progetto in arrivo
Quali saranno le "nuove sfide da raccogliere" non è ancora dato saperlo. Sono in molti a sostenere che il suo abbandono sia dovuto al cambiamento che sta avvenendo in Rai con il nuovo governo Lega-M5S. D'altronde Ferrario era in rotta con il servizio pubblico da tempo.
Entrata in Rai nel 1979 a 21 anni, è stata per tantissimi anni conduttrice delle edizioni delle 13:30 e delle 20 del Tg1, oltre che autrice del Tg pomeridiano dei ragazzi. Il rapporto con il tiggì si incrinò nel 2010, sotto la direzione di Augusto Minzolini: contraria alla linea editoriale dell'allora direttore, era stata rimossa dall'incarico al Tg1.
Reintegrata dopo aver fatto ricorso alla magistratura (Minzolini è stato invece condannato per abuso d'ufficio), Ferrario è stata recentemente corrispondente da New York per il Tg1. In passato aveva coperto altre zone calde del mondo come l'Afghanistan, l'Iraq, l'Iran, l'Arabia Saudita e lo Yemen.
Fonte foto copertina: https://www.facebook.com/tiz.ferrario/
