Il sofferto personaggio di Kim, sorella di quella Rachel che sta per sposarsi, è valso la candidatura all’Oscar come miglior attrice alla sua interprete, Anne Hatthaway. Si tratta infatti di un personaggio complesso, una giovane donna appena uscita da un centro di riabilitazione per tossico dipendenti per recarsi al matrimonio della sorella. Incontriamo una famiglia distrutta che fa però buon viso alla cattiva sorte, spezzata dal divorzio dei genitori delle due ragazze e segnata per sempre dalla scomparsa del loro fratellino, il piccolo Ethan morto in seguito a un incidente d’auto causato proprio da Kim sotto l’effetto di droghe. Il rimorso segnerà per sempre la vita della ragazza facendola sprofondare ancor di più nella dipendenza fino alla decisione di rinchiudersi nel centro di riabilitazione per tossico dipendenti. I rapporti con la famiglia sono tesi e la presenza di un padre fragile e di una madre sfuggevole rendono tutto più complicato. Ma il matrimonio prosegue tra prove generali e cerimonia ufficiale in un’atmosfera un po’ fasulla scossa qua e là dallo scontro tra le due sorelle. Un dramma dell’incomprensione in contrapposizione all’amore familiare.
