A Christmas Carol è l'adattamento cinematografico di Canto di Natale, celebre racconto di Charles Dickens (anche se i più giovani si sono probabilmente avvicinati prima al film e solo successivamente hanno letto il racconto).
La pellicola è ambientata nel 1843, più precisamente nel giorno della vigilia di Natale. Siamo a Londra, che proprio in questo secolo, il XIX, viene trasformata nella città più grande del mondo e diventa capitale dell'Impero britannico. È esattamente negli anni Quaranta che vengono realizzate nella capitale inglese le stazioni che esistono ancora a oggi. In generale, il film è ambientato in una fase di grandi cambiamenti architettonici (riflesso di quelli culturali).
Seppure né il film né il racconto si propongono un ritratto della società dell'epoca tanto esauriente quanto quello che lo stesso Dickens offre in Oliver Twist, riusciamo a coglierne qualche dettaglio dalla trama. In una città la cui dimensioni aumentano di pari passo con la povertà dei suoi abitanti, i pochi che possiedono qualcosa vengono sistematicamente afflitti da un'avarizia cronica.
È quello che succede a Ebenezer Scrooge, scorbutico proprietario di un negozio di cambio che odia l'atmosfera di festa ed evita il contatto umano. Ma le cose cambieranno per Scrooge in questa notte di misteri, grazie alla visita del suo vecchio socio Marley, morto sette anni prima e tornato a fargli visita in forma di spirito.
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