Biagio Izzo, popolare attore e comico napoletano, non starebbe vivendo un bel momento a causa di alcune intercettazioni telefoniche che lo vedono coinvolto – indirettamente – in questioni legate all'asta di alcuni suoi beni pignorati e sull'ipotesi di recuperarli in tempi brevi. Come si legge sul Corriere della Sera, l'accusa del pm è quella di turbamento d'asta e sono stati chiesti gli arresti domiciliari per l'attore napoletano. Nei mesi precedenti era già stata chiesta una libertà restrittiva per l'attore, ma era arrivato il no del giudice. Ora l'accusa è tornata alla carica presentando ricorso.
Biagio Izzo: la vicenda che lo vede coinvolto
Sul popolare attore, divenuto famoso in Italia grazie alle sue interpretazioni nei cinepanettoni di De Sica e Boldi, pesa l'accusa di turbamento l'asta. La vicenda inizia con un'indagine di un filone più ampio su alcuni agenti dell'erario. Il nome di Izzo è venuto fuori sentendo delle telefonate intercorse tra un ex dipendente di Equitalia, che ora è titolare di un'agenzia di disbrigo pratiche, e un dirigente dell'Istituto vendite giudiziarie di Napoli. Infatti su queste intercettazioni si parla di un "attore famoso" per il quale bisogna agire in fretta per recuperare i beni pignorati messi all'asta. L'accusa ha fatto il nome di Biagio Izzo per via del pignoramento di alcuni suoi beni negli anni scorsi, per il quale l'attore ha avuto un lungo contenzioso con Equitalia. Il nome di Izzo, però, non è mai pronunciato nei colloqui telefonici.
La risposta del Gip
A un primo esame il Gip non aveva neanche appreso dell'accusa, e ha rigettato in pieno la richiesta di arresti. Il 23 marzo al Tribunale del Riesame sarà discussa nuovamente la vincenda dopo il ricorso del pm. I beni pignorati dall'attore sarebbero stati ricomprati nel 2015 e tornati nel possesso di Biagio Izzo. Una vicenda che avrà il suo culmine tra pochi giorni con il Riesame.
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