Eva Grimaldi è pronta a diventare moglie. In una intervista rilasciata al settimanale Chi, l'attrice ha infatti annunciato che presto sposerà la sua fidanzata Imma Battaglia. Una vittoria per la coppia che ha raccontato i retroscena che hanno portato a tale decisione e al coronamento di un sogno d'amore che va contro gli stereotipi e la discriminazione.
Eva Grimaldi: la fidanzata Imma Battaglia le ha chiesto di sposarla
Il tutto è partito nelle scorse settimane, quando durante la conferenza stampa del Gay Village Imma Battaglia, nota attivista e leader del movimento LGBT in Italia ha presentato Eva Grimaldi come sua fidanzata e futura sposa. Una frase che ha spiazzato la showgirl, che cascando dalle nuvole ha risposto sorpresa e commossa: "E me lo dici così? E dove mi vuoi sposare, al Gay Village?".
Quella che sembrava una semplice provocazione tra due innamorati si è invece trasformata in realtà, con la stessa Battaglia che sulle pagine di Chi ha confermato la sua decisione: "Ho deciso di chiedere la mano a Eva perché è il punto fermo della mia vita". Per la Grimaldi si tratterebbe del secondo matrimonio: il primo, dal 2006 al 2013, è stato con l'imprenditore Fabrizio Ambroso.
Eva Grimaldi e compagna: il prossimo passo sarà un figlio
Proprio in un periodo di crisi durante quella relazione Eva Grimaldi ha conosciuto Imma Battaglia e ha abbracciato la sua omosessualità. Oggi l'attrice appare felice e ottimista sul futuro, già con le idee chiare sul matrimonio: "Sarà un matrimonio originale ed elegante, sicuramente non scontato. Ci piacerebbe celebrarlo nella sala Rossa del Campidoglio, dove Imma ha lottato tanto per le unioni civili quando era in Consiglio Comunale". Per le due le nozze saranno solo il primo passo verso la costruzione di una famiglia, con il successivo che riguarderà l'arrivo di un figlio: "Sono sempre stata eterosessuale e a 50 anni sono diventata lesbica. Anzi, mi sono innamorata di Imma. Di una persona speciale. Se non avessi incontrato lei, non sarebbe successo. Non potrei mai innamorarmi di un’altra donna. Ora ci piacerebbe avere un figlio o al massimo adottare un bambino profugo".
