Le scarpette rosse con paillettes, indossate da Judy Garland, nel film del 1939, Il mago di Oz, sono state ritrovate, a distanza di tredici anni, dal furto attuato nel 2005 da un museo del Minnesota, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine locali. L'inchiesta continua e punta a individuare i responsabili del furto ai danni di uno dei più memorabili cimeli cinematografici. "Abbiamo raggiunto il primo obiettivo, il recupero, ed è un grande giorno", ha detto il procuratore degli Stati Uniti del North Dakota, Christopher Myers. "Ma non abbiamo finito".
Il mago di Oz, ritrovate le scarpette rosse di Dorothy
Il paio di scarpe ritrovato è una delle quattro coppie che l'attrice Judy Garland indossava per interpretare Dorothy. Sono scomparse nell'agosto del 2005 da un museo dedicato all'attrice nella sua città natale di Grand Rapids, nel Minnesota.
Grazie a una soffiata, le forze dell'ordine e l'FBI hanno avviato un'operazione sotto copertura, che ha permesso loro di ritrovare le calzature. "Questi tipi di reati non solo privano il proprietario della loro proprietà, ma tutti noi", ha detto Myers. "Questo tipo di proprietà culturale è importante per noi come società, riflette la cultura, tiene vivi i nostri ricordi, riflette i nostri valori". Dopo 13 anni, dunque, le scarpetet de Il Mago di Oz ritornano a casa, anche se la polizia è ancora in cerca de ladri.
Le scarpe di Judy Garland rubate nel 2005
Il collezionista di cimeli, Michael Shaw, prestò le scarpette rosse al Judy Garland Museum per il festival annuale "Wizard of Oz" di Grand Rapids nel 2005. Shaw rifiutò l'offerta del museo di riporle in un caveau ogni notte perché non voleva che il personale si occupasse delle delicate scarpe, spostandole ogni giorno, come lui stesso ha detto nel documentario del 2016, "The Slippers".
"Ma soprattutto, mi è stato assicurato che il museo era sicuro", ha detto Shaw.
Un ladro – o più ladri – irruppe dalla porta sul retro del museo, secondo il dipartimento di polizia di Grand Rapids. L'autore del furto ha fracassato una teca di vetro nella galleria del museo, rubando le s carpettet rosse, il cui valore ammontava a 1 milione di dollari.
Il furto è stato "la cosa più importante che sia mai capitata al nostro museo", ha dichiarato il co-fondatore della struttura, Jon Miner all'affiliato della CNN KQDS nel 2015. "Stavamo letteralmente piangendo". Tutto bene, quel che finisce bene, potremmo concludere.
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