Il pollice verde di Jonathan Rhys Meyers ha subito una battuta d'arresto. L'attore è stato fermato in Giamaica insieme ad Alki David, il milionario boss greco della Coca-Cola. L'accusa è pesante: traffico internazionale di droga. I due sarebbero stati trovati in possesso di 5000 piante di marijuana, pari al valore di 1,3 milioni di dollari. David, erede del gruppo Leventis-David, la più grande azienda di imbottigliamento d'Europa che detiene la quota di maggioranza di Coca-Cola HBC, è stato arrestato per aver organizzato il trasporto di cannabis con il suo jet privato. Il mogul è stato pizzicato dall'unità anti-narcotici sull'isola caraibica di St. Kitts.
Jonathan Rhys Meyers oggi: l'attore fermato in Giamaica
Le forze dell'ordine hanno bloccato i due all'aeroporto internazionale Robert L. Bradshaw: i funzionari doganali hanno infatti trovato le 5000 piantine, oltre a semi e una varietà di altri prodotti a base di cannabis, a bordo dell'aereo dell'imprenditore. Come rivelato dal Daily Mail, che ha pubblicato le foto dell'arresto, David ha spiegato che le piante a bordo erano collegate ad una nuova impresa di "legal weed" che avrebbe dovuto avviare con un altro uomo d'affari, Chase Ergen.
Sul jet con loro c'erano Jonathan Rhys Meyers, la moglie dell'attore, Mara Lane, e la suocera. David è l'unico ad essere stato arrestato: dopo aver pagato una cauzione di oltre 30 mila dollari, è tornato in libertà ma dovrà presentarsi davanti al tribunale di Basseterre per rispondere dell'accusa di traffico di droga.
Jonathan Rhys Meyers, 2019 ancora pieno di guai
Alki David non è nuovo alla canapicoltura e a una redditizia serie di attività legate ai cannabis shop: l'imprenditore possiede la "SwissX", società che commercializza marijuana medica e produce oli di CBD, particolarmente apprezzati e sponsorizzati sui social da Snoop Dog.
Ma non è la prima volta che David e Rhys Meyers finiscono nei guai. L'erede dell'impero della Coca-Cola perché accusato in passato di molestie; l'attore perché vittima della dipendenza da alcol e droghe.
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