Fedelissimo tifoso milanista, Diego Abatantuono è uno dei pochi attori italiani che di calcio si intende davvero. Dai tempi del cult movie Eccezzziunale… veramente fino alle ospitate nei programmi sportivi Mediaset passando per le domeniche pomeriggio a Quelli che…, racconta tic, manie e difetti degli appassionati di pallone. Un suo commento ai Mondiali 2022 in corso in Qatar è quindi inevitabile. E le sue parole non risparmiano nessuno.
Diego Abatantuono: Mancini? "Non voglio infierire"
Intervistato da Adriana Marmiroli su La Stampa in occasione dell'uscita del film Improvvisamente Natale, la commedia per famiglie di Francesco Patierno in streaming su Prime Video dal 1° dicembre, Abatantuono commenta senza peli sulla lingua la seconda Coppa del Mondo consecutiva senza l'Italia.
Il colpo di scena è che noi non ci siamo. Abbiamo vinto gli Europei: è grave non essere in Qatar. L'unico allenatore che non era riuscito a farci qualificare, Ventura, venne massacrato. Cancellato. Non voglio infierire su Mancini, ma mi pare ingiusto un trattamento così diverso.
Finora l'attore ha visto poco le partite, "ma quando si arriverà al dunque, sarà comunque affascinante da seguire" perché "il calcio ha il fascino della diretta e dell'incognita".
Oltre alla mancata qualificazione contro la Svizzera e la Macedonia del Nord, la Nazionale italiana è reduce dalla pesante sconfitta per 2-0 in amichevole con l'Austria. L'auspicio di Diego Abatantuono è che "ognuno si prenda le sue responsabilità".
Se è debole, è perché sono state sbagliate le convocazioni. Vedi che la squadra non funziona? E allora, un attimo prima dell'ultima spiaggia, cambia.
Mondiali 2022, Rai senza ironia: parola di Abatantuono
Nemmeno le tanto amate trasmissioni calcistiche rallegrano il comico milanese: gli sembrano tutte "senza sostanza".
Lo annoia persino la Bobo TV, osannata sul web ma un flop su Rai 1, tanto che Abatantuono ammette di non aver "mai pensato di vederlo". Pure i programmi che la Rai ha messo a corollario dei Mondiali, su tutti Il Circolo dei Mondali, non gli sembrano un granché.
Vedo che conduce gente che non sa dove sta. Era bello mescolare le carte, giornalisti, gente di spettacolo, calciatori. Ora solo calciatori e allenatori, che sono poi ex calciatori. Che noia, che assenza di ironia.
