Greta Thunberg, l'attivista 16enne svedese promotrice delle marce dei giovani per il clima in tutta Europa, è stata proposta per il premio Nobel per la pace. La notizia deve aver stranito Rita Pavone, che sui social ha scritto un post entrato subito nei top trend italiani di Twitter. “Quella "bimba" con le treccine che lotta per il cambio climatico, non so perché ma mi mette a disagio. Sembra un personaggio da film horror…”, ha scritto la cantante. Senza sapere, evidentemente, che Greta ha la sindrome di Asperger, una forma di autismo caratterizzata da uno sviluppo particolare nell'interazione e nella comunicazione sociale.
Rita Pavone: Greta Thunberg personaggio da film horror
Il tweet ha suscitato immediatamente un'ondata di indignazione. Rita Pavone, cosciente della gaffe commessa, ha risposto agli insulti rimediati: “Non sapevo affatto della sua malattia – ha replicato su Twitter – e me ne dolgo dal profondo del cuore. Chiedo venia. In compenso vedo intorno a me delle iene sotto forma di esseri umani al cui confronto le prime diventano agnelli”.
Greta Thunberg, malattia sua o degli haters?
Non contenta, Pel di carota ha voluto precisare la sua posizione all'Ansa. “È gente malata – ha spiegato – quella che mi attacca. Ho solo detto che mi ricordava un personaggio e ho messo la foto del film dove c'è questa ragazzina che le assomiglia. È brutto che ci siano persone che non aspettano altro per attaccarti, solo perché la pensi diversamente da loro”.
“Mi dispiace, chiedo scusa, non sapevo avesse un problema – ha concluso – e non intendevo offendere. Cosa vogliono? Che mi impicchi o che mi che mi tagli le vene? Perché sono incappata in un gravissimo errore di cui chiedo venia. Non pensavo di creare questo scompiglio, se qualcuno ha detto una battuta in più non l'ho detta io. È diventato un mondo di lupi”.
Questa polemica sterile arriva alla vigilia di un appuntamento ben più importante: il Global Strike For Future, la giornata di mobilitazione contro il cambiamento climatico e per la difesa dell'ambiente del 15 marzo.
Fonte foto copertina: https://twitter.com/GretaThunberg
