Sei Ashina, l'attrice giapponese conosciuta in Italia per aver interpretato l'affascinante ragazza di cui si innamora Hervé nel film Seta di François Girard, è stata trovata morta dai genitori nel suo appartamento di Tokyo. Ashina, nata e cresciuta a Koriyama nella provincia di Fukushima, aveva 36 anni. Secondo i primi rilevamenti degli inquirenti, l'attrice si sarebbe suicidata. Il sospetto del suicidio è stato confermato da diverse fonti alla stampa della capitale nipponica.
Sei Ashina, morta la Ragazza di Seta di Baricco
Il Japan Times rivela che il corpo di Sei Ashina è stato trovato privo di vita dalla famiglia. L'attrice aveva iniziato la carriera come modella, per poi debuttare in televisione e al cinema.
In patria era famosa soprattutto grazie a serie come la storica Yae's Sakura, il tokusatsu di fantascienza Kamen Rider Hibiki, il poliziesco Aibo e le due stagioni del dorama Bloody Monday, versione live-action dell'omonimo manga thriller di Ryō Ryūmon e Megumi Kouji.
Nell'adattamento di Seta, tratto dal romanzo di Alessandro Baricco, Ashina è la ragazza misteriosa dalla cui bellezza rimane folgorato il borghese francese Hervè Joncour (Michael Pitt), giunto in Giappone per importare bachi da seta per conto di un industriale tessile (Alfredo Molina).
Seta, un caso di successo editoriale internazionale, è stato tradotto in oltre 26 lingue. Il film, invece, è stato stroncato dalla critica sin dalla presentazione in anteprima al Festival di Roma.
Sei Ashina, Silk e tante serie TV all'attivo per l'attrice
François Girard ha scelto Sei Ashina tra centinaia di candidate giapponesi.
Non ho mai fatto un provino a così tanti attori o attrici come per il ruolo della ragazza in Seta. Ma quando ho incontrato Sei sapevo di aver scoperto qualcosa difficile da trovare, ossia un grande equilibrio tra una bellezza stupefacente ed una grande profondità. La ragazza non può essere solo bella… deve essere seducente in modo molto intenso.
L'ultimo film in cui Ashina ha recitato è il thriller sci-fi AI Houkai, uscito nelle sale giapponesi il 31 gennaio scorso.
Fonte foto: https://youtu.be/Mi2xW_lquSk
