Tiziana Ferrario decide di rompere il silenzio e raccontare in un lungo editoriale sul Corriere della Sera una storia "che mi tormenta da giorni": quella del figlio, risultato positivo al Covid-19. L'ex anchorwomen del Tg1, una vita tra il tiggì dell'ammiraglia Rai e il lavoro di inviata in giro per il mondo, rivela che il figlio, ingegnere e atleta 29enne, vive a Milano e ha trascorso un lungo periodo all'estero per prepararsi ai Campionati italiani indoor di atletica ad Ancona.
Tornato alla sua vita quotidiana, il figlio di Tiziana Ferrario si è diviso per settimane tra il lavoro in cantiere e in smart working e gli allenamenti con le misure di cautela necessarie. "Come la gran parte dei giovani – spiega la madre al Corriere – è probabile che pensasse di essere invincibile e inattaccabile con un fisico atletico come il suo".
Le cose, però, sono precipitate: prima è arrivata la febbre a 38 con mal di gola, poi anche un po' di sangue ad ogni colpo di tosse. La sua salute non migliorava e la visita al pronto soccorso ha confermato i peggiori timori: la positività al coronavirus.
Da due giorni è ricoverato, ha iniziato la cura e le sue condizioni per fortuna non si sono aggravate. Non sente più sapori e odori, ma questa strana sensazione era cominciata già mentre stava a casa malato.
La giornalista si augura che grazie al suo fisico allenato il figlio possa riprendersi in fretta e tornare alla vita di sempre. La famiglia, però, si chiede dove possa avere contratto il virus: i suoi amici e colleghi stanno tutti bene, anche se intorno ad ognuno di noi ci sono molti asintomatici.
Il Covid-19 è un nemico subdolo e non fa distinzioni. Si insinua in tutti gli organismi, colpisce duro in quelli già segnati da altre malattie, ma non risparmia quelli robusti.
La vita sana e un'alimentazione corretta da un lato, le cure di medici e infermieri dall'altro hanno fatto la loro parte.
La sua esistenza è stata stravolta nel giro di pochi giorni. Niente più allenamenti, niente più amici, niente più lavoro, ma solo una stanza isolata con un vetro dove medici e infermieri eroici entrano superprotetti per curarlo. Il loro impegno è esemplare e non va dato per scontato. Sono persone che stanno affrontando questo nemico in prima linea, con turni estenuanti e tanto coraggio, perché dopo aver lottato in corsia e nei reparti, devono tornare a casa dalle loro famiglie con il timore di contagiare un figlio, una compagna, un genitore.
Ora la Ferrario li ringrazia, come donna e soprattutto come mamma, perché "il ragazzo malato di cui vi ho raccontato è mio figlio e spero che guarisca presto".
Fonte foto copertina: https://youtu.be/gABVJTQue4M
Fonte foto: https://www.facebook.com/tferrario/