Cent'anni di solitudine del Premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez è un libro che non può non rimanere nel cuore. La pensa così anche Netflix, che ha acquisito i diritti del romanzo per trasformarlo in una serie tv. Il progetto verrà girato in spagnolo con set in Colombia e i produttori esecutivi saranno Rodrigo García e Gonzalo García Barcha, i figli di Gabriel. Questo adattamento rappresenta una novità assoluta: García Márquez, scomparso nel 2014, si era sempre rifiutato di venderne i diritti. La mediazione è avvenuta grazie a Sylvie Rabineau di WME, l'avvocato Shelley Surpin e l'Agencia Literaria Carmen Balcells.
Considerato tra le opere più significative della letteratura del Novecento, Cent'anni di solitudine racconta la storia dell'ascesa e della caduta della città di Macondo, fondata da Ursula e José Arcadio Buendía in una regione di foreste impenetrabili.
Nel corso del tempo, i Buendía si allargano, passando dai genitori ai figli Aureliano e José Arcadio fino alle terze generazioni. A rompere l'isolamento è una tribù di zingari che scopre nella selva la strada per Macondo, che diventa così la metafora dell'America Latina, continente conquistato e distrutto dagli Europei.
Il realismo magico, che Netflix ha già sperimentato con il Pablo Escobar di Narcos, si rinnova con una formula particolare. “Per decenni, nostro padre è stato riluttante all'idea di vendere i diritti di Cent'anni di solitudine perché credeva che non potesse essere realizzato un adattamento nei limiti ristretti di un film, o che produrlo in una lingua diversa dallo spagnolo non gli avrebbe reso giustizia”, hanno spiegato i figli dello scrittore.
“Ma nell'attuale epoca d'oro delle serie, con un livello così alto di scrittura e regia, la qualità cinematografica dei contenuti, e l'accettazione da parte del pubblico mondiale di programmi in lingue straniere, non poteva esserci momento migliore per realizzare questo adattamento e offrirlo alla straordinaria audience globale di Netflix. Siamo entusiasti di supportare Netflix e i registi in questa impresa, e desiderosi di vedere il prodotto finale”.
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