Secondo le indiscrezioni di recente trapelate in rete, pare che la quarta stagione di Fargo non sarà prodotta. Infatti, John Landgraf, CEO di FX Networks ha rivelato che la serie potrebbe stopparsi alla terza stagione, attualmente in onda negli Stati Uniti e in Italia.
Fargo terza stagione: sarà l'ultima?
La serie aveva fatto parlare molto di sé e anche il cast si stava ampliando, a partire dall'entrata di Ewan McGregor. In un'intervista che Landgraf ha rilasciato per THR, la serie avrà vita breve e saluterà i fan alla terza stagione. Come lui stesso ha dichiarato:
È possibile che non ci sarà un'ulteriore stagione di Fargo. A meno che Noah non abbia un'idea per un quarto capitolo di Fargo che lo mantenga sullo stesso livello dei primi tre. Riguardo alla stagione attualmente in onda, posso dire che, a mio parere, una volta che il pubblico arriverà all'ultimo episodio, troverà qualcosa di tematicamente diverso. È veramente il momento in cui viviamo ora.
Fargo, quarta stagione a rischio
Le parole utilizzate da Landgraf fanno presagire che la quarta serie di Fargo non verrà realizzata, più che altro per questioni di scelte: infatti, tutto dipende dalle strade che intende percorrere Hawley, ideatore della serie. Bisogna sottolineare che la cancellazione della serie TV potrebbe avvenire, qualora gli sceneggiatori non riescano a tenere alto il livello di una serie che, oltretutto, è molto apprezzata sia in terra natìa che nel nostro Stivale. Landgraf, infatti, teme di non essere all'altezza delle aspettative e di incorrere nell'errore di poter annoiare lo spettatore. Ecco, invece, le parole spese da Noah Hawley in merito:
Immagino che in base alle esperienze passate si stia dando per scontato che ci saranno più di tre stagioni. Ogni volta che sono nel bel mezzo di una stagione non riesco a pensare se ce ne sarà un’altra. So che le grandi major non abbandonano un successo, ma una delle cose che rispetto di più di John Landgraf e di FX è che nonostante avessimo avuto grande successo con la prima stagione, non volevano che ne facessimo un’altra a meno che non fossimo sicuri che saremmo riusciti a fare altrettanto, o meglio. Insomma, deve funzionare. L’altra cosa che si può fare è fermarsi a tre stagioni e fare come Louis C.K., tornare quattro anni dopo con un’altra stagione. Se non si tratta di una serie antologica o di una serie limitata in quel senso, possiamo trasformarla in una serie evento e non rimanere ancorati alla scaletta del lancio televisivo tradizionale.
Non ci resta che attendere nuovi risvolti e informazioni più precise dalla produzione.
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