Uno scoop dell'Entertainment Weekly ha rivelato che, per girare la battaglia finale di quella che sarà l'ultima stagione del Trono di Spade, la produzione della serie ha impiegato ben più giorni di quanti erano stati previsti. E la cosa assurda è che ne erano già stati previsti già 55, un tempo incredibile anche se si includono riprese all'aperto, considerato il fatto che, in media, per girare un singolo episodio di una serie tv ci vogliono 10 giorni, in media.
Stiamo, ovviamente, di quello che tutti i fan della serie attendono ormai da anni, ossia la battaglia contro gli Estranei del Re della Notte.
Il Trono di Spade 8: la battaglia finale contro il Re della Notte
Game of Thrones è uno dei più grandi successi degli ultimi anni, anche stando a report paralleli come quelli sui download illegali, e l'ottava stagione promette quello che i fan attendono fin dalle prime puntate della serie: la battaglia finale per il destino di Westeros, che sarà quello che Avengers: Infinity War è stato per i fan del Marvel Cinematic Universe.
La regia della battaglia è stata affidata a Miguel Sapochnik, che ha girato anche la Battaglia dei Bastardi, un altro dei momenti clou delle ultime stagione, ma sarà qualcosa di ancora peggiore e migliore allo stesso tempo. Peter Dinklage, infatti, parlando della battaglia l'ha definita come qualcosa di brutale e di mai visto.
Il Trono di Spade: una serie dal successo irrefrenabile
Il Trono di Spade, fin dalla prima stagione, è sempre stato per l'ambito delle serie tv quello che i Colossal sono per il cinema: grandi attori, grande budget, una storia enorme e complessa. E man mano che la storia è avanzata sono aumentati anche i fan della serie e la spettacolarità della stessa, d'altronde, dalla morte di Ned Stark all'esplosione di un tempio o alla nascita di un drago zombie ce n'è passata di acqua sotto i ponti.
Nonostante l'ottava stagione non sia ancora andata in onda, non solo promette di essere la più spettacolare fin ora realizzata, ma sono già in programmazione degli spin-off della serie, ad opera dello stesso George R. R. Martin, per esplorare ancora meglio un mondo che, evidentemente, i fan non vogliono abbandonare.
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